MERCATO: PISTA GRECA A SINISTRA E I DANNI DEL PASSATO –

Il Monza raggiunge Lecce e Cremonese ed è la terza squadra promossa in massima serie. Il verdetto finale è stato emesso ieri sera al termine di centoventi minuti incredibili in cui il Pisa ha più volte messo le mani sulla promozione, ma alla fine a spuntarla è stata la squadra di Stroppa che si è imposta per quattro a tre. Completato l’organico delle venti squadre che parteciperanno alla massima serie, va notato che saranno ben cinque i club della Lombardia: Milan, Inter, Atalanta, Cremonese e Monza. Un quarto della serie A, insomma, sarà rappresentato da una sola regione. Le due torinesi, le liguri Samp e Spezia, Verona, Udinese, Bologna, Sassuolo sono la conferma che il nord Italia sarà ancora una volta preponderante. A completare il quadro Fiorentina, Empoli, Napoli, Salernitana, Roma, Lazio e Lecce. Il club salentino sarà quello più a sud nella geografia della prossima serie A. In B, invece, salirà una tra Padova e Palermo, che si sfideranno nella doppia finale. Il calcio italiano sta per archiviare una stagione caratterizzata dal flop della Nazionale, dallo squillo europeo della Roma e dalla frattura sempre più netta tra Lega e Federazione, con l’indice di liquidità al centro della diatriba. Giugno sarà mese caldissimo sul fronte scadenze, adempimenti ed iscrizioni ai prossimi campionati, ma sarà anche momento cruciale per il calciomercato giacché la prossima stagione dovrà partire in anticipo per via dei Mondiali del Qatar previsti tra novembre e dicembre. La Salernitana conta di ufficializzare a giorni le conferme di Davide Nicola e Walter Sabatini. Il diesse è già operativo per allestire la rosa che dovrà affrontare il secondo campionato di A di fila. Il primo obiettivo è sfoltire ed abbattere il monte ingaggi, riducendo un organico foltissimo, retaggio della precedente gestione che ha dato il peggio di sé proprio durante la fase del trust. La clausola salvezza presente nel contratto di Stefano Colantuono è solo una delle tante operazioni che inchiodano a precise responsabilità chi ha gestito una fase delicata della storia della Salernitana, mostrando scarso rispetto per il futuro del club stesso oltre la data del 31 dicembre. In queste settimane, dunque, si proverà a tagliare definitivamente i ponti col passato. Tanti contratti in essere rappresentano dei fastidiosi balzelli, dei dazi da pagare ad un passato che ha lasciato più macerie che altro. Eppure, la cosa incredibile è che ci siano ruoli completamente scoperti nonostante la sovrabbondanza di calciatori sotto contratto. A sinistra, ad esempio, la Salernitana che verrà è a caccia di rinforzi. Sabatini ha messo nel mirino l’argentino Angelo Martino del Talleres, ma anche un elemento più esperto e pronto per la categoria come il greco Lykogiannis, svincolatosi dopo quattro buone stagioni al Cagliari. Potrebbe essere questa la coppia per la rinnovata corsia sinistra granata. In attacco si registra una certa distanza con Djuric sul rinnovo, mentre prosegue il dialogo con Simone Verdi. Il sogno di Iervolino è Cavani. Ederson potrebbe essere un uomo mercato e portare alle casse del club granata una cifra cospicua. Tra i calciatori rientrati alla base dai rispettivi prestiti, l’unico che ha possibilità di restare in rosa è il centrocampista Edoardo Iannoni, reduce da una buona stagione ad Ancona. Dodici, forse anche quindici, quelli che, invece, non rientrano nei piani e che dovranno essere collocati altrove, magari anche con robusti incentivi all’esodo. E’ l’ennesima conferma che i danni di una certa gestione tecnico- sportiva non si possono mai valutare compiutamente nel breve periodo. Come già accaduto in passato, del resto, servono un paio di stagioni per poter fare un bilancio definitivo del rapporto rischi/benefici ed ancora una volta il saldo sarà negativo.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto