MISSION ATTACCO: GRANATA DALLE POLVERI BAGNATE

Crisi d’astinenza. I bomber granata sono a digiuno da troppo tempo. L’attacco è asfittico, segna poco e manifesta carenze strutturali. Con 22 gol in 17 partite casalinghe le bocche da fuoco granata sono tra le meno prolifiche in serie B. Solo Ascoli, Novara e Pro Vercelli hanno fatto peggio in cadetteria. La doppia cifra, per ora, la lambisce soltanto Mattia Sprocati con 9 centri. Un esterno, per giunta non certo nel miglior momento di forma, cosa che ha causato il suo accantonamento negli ultimi match. Non gli ha fatto piacere la cosa – l’errore in distinta solo un caso – e proverà a riconquistarsi il posto e convincere Colantuono della bontà della sua scelta. Forse già domani col Cittadella, in un tridente puro che sappia far male alla difesa avversaria. Ma attenzione, in B, i veneti hanno totalizzato più punti di tutti finora nelle gare disputate in trasferta, ben 31. Il rilancio di Sprocati, voglioso di tornare a graffiare sugli standard a cui aveva abituato la piazza, può sposarsi bene con il positivo momento di forma di Alessandro Rosina. Allo stato attuale è impossibile escludere il 10, rivitalizzato (al momento giusto) dall’allenatore che non se ne priverà col Cittadella. E il centravanti? Non diventi un’ossessione, ma solo un dato di fatto su cui riflettere: finora la doppia cifra, in casa granata, non l’ha ancora raggiunta nessuno. Sei partite per evitare che sia un dato finale, come nella poco memorabile stagione 13/14 (Mendicino con 8 gol fu miglior marcatore, ndR) che vide la Salernitana chiudere al nono posto il torneo di prima divisione. La vecchia C1, tanto per intenderci. Nessuno oltre i 9 gol anche per il Cittadella (Kouamè e Iori i più prolifici con 9), idem per Spezia, Carpi, Venezia, Cremonese, Novara, Ascoli e Pro Vercelli. Insomma, “a chi tanto e a chi niente”, visto che sommando lo score degli attaccanti della Salernitana – messi insieme – non si arriva ai 20 gol fin qui realizzati dal fresco ex Donnarumma con la maglia dell’Empoli. Questione di gioco, palle gol, lucidità sotto porta. Potrebbero essere anche questi i “fattori imponderabili” di cui parla spesso Claudio Lotito…

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta