MISSION GRANATA A PESCARA: ESORCIZZARE L’ADRIATICO

Gli spettri del passato. Recente e… remoto. La speranza del futuro. Imminente. Prossimo venturo. Pescara-Salernitana si gioca allo stadio Adriatico e i tifosi di vecchia data provano a esorcizzare quel maledetto spareggio salvezza in B con il Cosenza il 26 giugno del 1991. Sabato all’Adriatico, i granata si giocano la salvezza e saranno scortati da un nutrito numero di tifosi. Già quattro pullman sono carichi di ultras granata e di belle speranze, nonostante la stagione fallimentare. Già venduti oltre 500 biglietti – la mente dei supporter vola pure a quella volta che, sempre all’Adriatico ma contro il Pescara padrone di casa, la Salernitana ondeggiò tra la serie B e la serie A per 25’. Segnò Pisano e il terzino Grimaudo già faceva capriole di felicità mentre il Perugia, che contendeva la massima serie ai granata, perdeva in contemporanea con il Verona. Poi tutto cambiò rapidamente.

La partita di sabato è delicata. La posta in palio è altissima, i rapporti tra le tifoserie sono pessimi. Il Pescara vuole chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico ed ha anche bisogno di punti per conquistare/blindare una migliore posizione nei play off. La Salernitana, dal canto suo, ha bisogno come il pane di punti salvezza. In caso di successo, infatti, i granata sarebbero arbitri del proprio destino, conquistando la salvezza a prescindere dai risultati delle altre. Viceversa bisognerà guardare le notizie che arrivano dagli altri campi in questione.

Il servizio d’ordine sarà imponente e ci sono state già le prime riunioni in Questura, anche se i vertici dell’ordine pubblico, oggi, saranno impegnati a Giulianova e soprattutto a Montesilvano per la visita del vicepremier e Ministro dell’Interno Salvini che dovrà sostenere la candidatura a sindaco di un esponente locale della Lega. La logistica e anche il percorso della tifoseria granata, però, sono stati per grandi linee già definiti: Caianello, Francavilla, Pescara Sud, scorta fino allo stadio. Al seguito della Salernitana non ci saranno soltanto tifosi in partenza da Salerno e provincia ma anche residenti nelle regioni del centro-Nord.

Ieri ad esempio, nel ritiro di Marina di Ardea, un gruppetto di supporter salernitani che abitano a Roma ha fatto capolino al campo d’allenamento per incoraggiare, tastare il polso, rendersi conto. La piccola delegazione è stata ricevuta all’ingresso dai dirigenti Avallone e Bianchi e ha scambiato qualche battuta con Schiavi e Pucino. Pare ci fosse anche Casasola, sebbene in posizione più defilata.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta