MORTE ALFANO: RAFFICA DI AVVISI DI GARANZIA

Quattordici persone tra medici e paramedici sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte di Michele Alfano, il quarantenne di Capaccio-Paestum deceduto giovedì notte nel reparto di terapia intensiva della clinica Cobellis, dopo aver subìto un intervento chirurgico per perdere peso. La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania vuole vederci chiaro e accertare eventuali responsabilità in attesa dell’autopsia su Alfano prevista per mercoledì mattina. L’ipotesi di reato per tutti è di omicidio colposo. Toccherà al medico legale, Adamo Maiese, effettuare l’autopsia. Intanto i carabinieri hanno sottoposto a sequestro la cartella clinica e stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del malcapitato Alfano che aveva deciso di sottoporsi ad intervento gastrico per la riduzione dello stomaco. Il tre novembre Michele è entrato in sala operatoria e tutto è andato come previsto. Doveva essere l’inizio di una nuova vita e invece poche ore dopo l’operazione ha iniziato a stare male, con continui bruciori allo stomaco e vomito. Il quadro clinico è precipitato mercoledì: Alfano in poche ore ha subìto tre collassi cardiaci e mercoledì notte il suo cuore ha smesso di battere.

Autore dell'articolo: Marcello Festa