MORTE SUL LAVORO: TRAGEDIA A BELLIZZI. LA RABBIA DEL SINDACATO –

Ancora un incidente sul lavoro in provincia di Salerno. È avvenuto stamani a Bellizzi: un operaio Giovanni Colangelo, classe 66 ha perso l’equilibrio mentre ispezionava una canna fumaria di una stufa a pellet di un appartamento situato in via dell’Olmo. L’uomo per cause non note ha perso l’equilibrio ed è caduto dopo un volo di qualche metro, battendo la testa. Fatale l’impatto sul suolo dell’operaio che non indossava protezioni. Indagini in corso da parte dei carabinieri e dell’ispettorato del lavoro. Dall’inizio dell’anno in Campania sono 92, con l’incidente avvenuto oggi, i morti sul lavoro.
Dura la reazione del sindacato: “L’ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno, questa volta a Bellizzi dopo un operaio che stava controllando una canna fumaria è morto sul colpo, conferma – ancora una volta – l’impossibilità degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla. Dall’inizio di questo 2021 le “morti bianche” ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza”. Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l’ennesima morte sul lavoro nel Salernitano, precisamente a Bellizzi, dove un 57enne è morto sul colpo durante l’ispezione di una canna fumaria in un’abitazione di Bellizzi. “Dove sono i controlli assicurati dalla prefettura? Non ci sono. Il problema è sempre lo stesso: non c’è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno. Ma questo alle istituzioni forse non interessa”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro