NETTURBINI SALERNITANI NELL’OCCHIO DEL CICLONE

Chiarezza sui provvedimenti presi per i netturbini di Salerno. A farla è Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel Salerno: “Netturbini al bar “graziati” dai colleghi? Le cose non stanno così”, ha spiegato. “Per i provvedimenti disciplinari delle maestranze abbiamo atteso dei giorni confidando in precisazioni che non sono pervenute e per questo, come Fiadel provinciale, lo facciamo noi perché siamo spinti dall’amore per la verità e la tutela dell’immagine di onesti lavoratori che fanno il loro dovere. C’è da chiarire che per i lavoratori per cui si è chiesta la sospensione erano tre e non due. Uno di loro, infatti, è stato subito scagionato perché presente altrove, ma aveva forse la grave colpa di essere il fratello di uno dei due lavoratori poi sospesi. Il dirigente del Comune di Salerno, inoltre, non li ha mai ascoltati e questo è in violazione della norma che proponga dei provvedimenti di sospensione prima della commissione. Se li avesse sentiti, infatti, si sarebbe saputo il fatto del malore e quindi della completa innocenza. Ma il dirigente del personale del Comune di Salerno ha ritenuto comunque sanzionare spero non per proteggere il dirigente che ha completamente sbagliato ma per condannarli circa il fatto che non avevano tempestivamente avvertito la direzione aziendale. E’ assurdo subire questa gogna mediatica quando le cose sono andate diversamente. Peccato che dal Comune di Salerno spesso vengano fuori notizie che fanno solo il male dei lavoratori”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa