ODJER IN DUBBIO. SI SCALDA PESTRIN

Non c’è pace per la Salernitana. Neanche il tempo di sorridere per il recupero lampo di Ceccarelli e Colombo ecco che Menichini deve fare i conti con le noie muscolari di Odjer che rischiano di rompergli le uova nel paniere. A Trapani, infatti, il trainer granata è deciso a confermare il 4-4-2 andato in scena domenica scorsa contro il Crotone. Ieri hanno marcato visita prima Ceccarelli e subito dopo Colombo per rispettivi problemi fisici. Anche Odjer lamentava un fastidio muscolare, ma il ghanese – rispetto ai primi due – sembrava il meno grave. Ed invece capita quello che non ti aspetti. Per fortuna Ceccarelli e Colombo, stamani al Volpe, si sono allenati regolarmente con il gruppo, mentre il motorino africano è stato costretto ad un lavoro differenziato soltanto per pochi minuti. Poi si è accomodato in panchina, guardando i compagni allenarsi. A soli due giorni dalla trasferta nella terra dei ciclopi le sue condizioni destano preoccupazione.

Menichini ha provato al suo posto in successione Pestrin e poi Bovo. Il capitano è stato il primo a fare coppia con Moro in mezzo al campo, con Gatto sulla destra e Oikonomidis a sinistra. Poi Menico ha anche impiegato Bovo in quel ruolo. In ogni caso si tratterebbe di soluzioni di ripiego. Nessuno dei due, infatti, ha il dinamismo che riesce a garantire Odjer in mediana. Proprio in coppia con Moro. Ma tant’è. Altra ipotesi potrebbe essere quella del dirottamento di Zito in quel ruolo. Il tecnico, però, non l’ha neppure presa in considerazione. Almeno fino ad oggi. Per il resto la formazione anti Trapani sembra già fatta. Davanti a Strakosha che sostituisce lo squalificato Terracciano tra i pali agiranno in difesa – sugli esterni –  Ceccarelli e Franco, con Bernardini ed il recuperato Bagadur al centro del pacchetto arretrato. Già detto della mediana, con il solito rebus relativo al ballottaggio tra Zito e Oikonomidis (il giovane canguro resta favorito); il tandem offensivo sarà composto da Coda e Donnarumma.

Menichini sta concentrando gran parte delle sue attenzioni sulla difesa. Anche con lui in panchina, infatti, la Salernitana continua a prendere gol a grappoli: sette reti in appena tre partite sono un po’ troppi. Soprattutto per lui che da calciatore faceva il difensore. Soprattutto se si rivedono le azioni che hanno portato alle marcature avversarie. Spesso evitabilissime. Si spera si cominci a recepire il messaggio già da dopodomani al Provinciale.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta