OLIO SULLA SPIAGGIA, UN MESE FA LO STESSO STRANO RITROVAMENTO: INDAGINI IN CORSO –

Stessa spiaggia, stesso olio: un mese dopo. Marca Rpk di olio lubrificante 1540. Una bomba ecologica che mina la spiaggia di Torrione dove ieri , un mese dopo lo scorso 28 ottobre, le bottiglie sono tornate, molto probabilmente spinte dalle onde del mare. Questa mattina la spiaggia situata di fronte alla chiesa Santa Maria ad Martyres è  stata completamente ripulita. L’intervento di rimozione è stato effettuato da Salerno Pulita che affiderà il materiale ad una ditta specializzata per lo smaltimento. Le bottiglie rimosse dalla società sono solo una piccola parte rispetto a quella ritrovata ieri quando sulla spiaggia in tanti sono andati a raccogliere le bottiglie. Alla gioia di chi si è procurato un  cambio di olio per l’automobile fa da contraltare la preoccupazione per il danno ambientale legato alla presenza delle bottiglie, sulla quale Capitaneria di porto di Salerno e carabinieri della compagnia di Salerno stanno cercando di fare luce. Un mese fa sulle stessa spiaggia, era il 28 ottobre, lo stesso ritrovamento. Com’è arrivato l’olio sulla spiaggia? A questa domanda stanno cercando di rispondere le forze dell’ordine che si stanno occupando della vicenda. Una delle ipotesi ruota attorno alla perdita di carico da parte di un camion. Le bottiglie erano parte del trasporto che,  finita nel fiume Irno, potrebbe essere stata riportata  a terra dalle correnti marine. Se fosse accertata questa ipotesi la ditta trasportatrice dovrebbe occuparsi  dello smaltimento. Ma non si escludono altre ipotesi. Tra le bottiglie recuperate si cercano etichette in grado di far leggere la scadenza. Se  si trattasse di olio scaduto , potrebbe essere stato un maldestro tentativo di smaltimento. Ipotesi questa suffragata dalla strana coincidenza della data di ritrovamento. Un mese esatto come se qualcuno decidesse ad un preciso momento di disfarsene. Rispetto a questa ipotesi anche il ritrovamento  di diverse bottiglie incendiate: sono arrivate già così oppure sono state utilizzate da qualche senza tetto che dorme nei pressi dell’ex struttura dell’Ostello della gioventù per riscaldarsi? Non è neanche esclusa che le bottiglie siano state insabbiate e poi riportate ala luce dalle onde. Non è chiaro ancora chi e perché: quella che è certo è che queste bottiglie se perdessero il loro contenuto potrebbero rappresentare una vera e propria bomba ecologica per l’ambiente.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro