OPERE SAN MATTEO. LA CGIL “SIANO OPERE PORTATE A TERMINE”

Con l’avvicinarsi al 21 settembre, San Matteo Evangelista, gli addetti ai lavori hanno aspettato con trepidante attesa l’enunciazione, da parte del Primo Cittadino, del consueto Programma di Opere Pubbliche in vista delle Festività del Santo Patrono.

Ben venga il programma di cantierizzazione delle 44 Opere che il Sindaco Vincenzo Napoli ha presentato. Programma che deve necessariamente portare all’apertura di nuovi Cantieri, che portino linfa vitale per il Comparto Edile, soprattutto sotto il profilo di sviluppo occupazionale, visto che il ns. Settore, è fermo al palo dal lontano 2008, con una crisi che ormai da congiunturale è diventata strutturale, con una perdita ad oggi di circa 10.000 lavoratori iscritti in Cassa Edile Salernitana, (- 44% circa) e con la “scomparsa” di circa 1.000 Imprese. E’ quanto scrive in una nota il Segretario Generale della FILLEA-CGIL Luigi Adinolfi

I numeri, quelli che meglio fotografano la drammatica situazione parlano chiaro, azzerando le polemiche sterili e la consueta e consolidata pratica politica di Governo, Regione e Provincia, di addossare sempre a chi ha preceduto le responsabilità.

Crisi aggravata dalla incapacità di chi ci ha governato negli ultimi venti anni e dall’attuale classe politica nazionale sorda e cieca a qualsiasi ns. richiesta per il rilancio del Settore, che ha perseguito l’atteggiamento dei continui rinvii e che ha tradotto la propria azione nella promulgazione di decreti e leggi per la negazione di diritti acquisiti dai lavoratori in tanti anni di lotte, facendo la politica dei proclami e della “propaganda” di littoriana memoria, ignorando il ruolo anticiclico delle costruzioni, Settore strategico sia  per la ripresa economica ma anche per il miglioramento delle condizioni lavorative e sociali dei cittadini.

L’edilizia, infatti, è paralizzata dalla mancanza di risorse pubbliche, dall’assenza di investimenti e di politiche industriali, dall’irrigidimento del patto di stabilità, dalla presenza pesante ed ingombrante dell’economia irregolare ed illegale fatta di evasione fiscale e contributiva e da una sempre più pervasiva infiltrazione della criminalità organizzata, che risulta essere l’unica “Impresa” in attivo, di lungaggini burocratiche che certamente non sarà il Job-Act a risolvere.

Programma di Lavori che bisogna tradurre in “fatti concreti” e soprattutto con Opere che vengano “portate a termine” continua il Segretario Generale della FILLEA-CGIL Luigi Adinolfi.

Non sfugge a nessuno che Opere che per il passato risultavano “strategiche”, allo stato attuale sono ferme ed alcune addirittura ridotte in ruderi fatiscenti come Il Palasport nei pressi dello Stadio Arechi.

Senza dimenticare la Stazione Marittima, la Cittadella Giudiziaria e senza trascurare il Crescent, i cui tempi di realizzazione si sono dilatati in dismisura.

Premesso che le parti sociali ricoprono nel nostro Paese un riconosciuto ed importante ruolo di sensibilizzazione, formazione e promozione della salute e sicurezza nei cantieri edili nei confronti delle imprese edili iscritte obbligatoriamente alla Cassa Edile e dei relativi lavoratori, tutto quanto sopra esposto impone un Tavolo Politico con l’Amministrazione Comunale che contempli i temi del Mercato del Lavoro, in materia di occupazione locale; del rigoroso rispetto delle leggi in materia di lavoro, sull’applicazione dei contratti nazionali e provinciali di settore e delle norme sul collocamento, sulla sicurezza e prevenzione nei ‘luoghi di lavoro.

Ed aprire una discussione seria rispetto al consumo di suolo zero, il recupero a pubblica utilità di tutte le aree e tutti gli immobili pubblici dismessi, il recupero ed il rilancio architettonico del Centro Storico

E’ necessario anche un radicale cambiamento delle politiche che regolano il comparto dell’edilizia, puntando a fare dell’efficienza energetica e statica del patrimonio edilizio la leva per uscire dalla crisi. Questo consentirà la creazione di occupazione, e nuove opportunità di lavoro, attraverso la pianificazione e una nuova gestione dei sistemi urbani.

Si tratta di realizzare un vero e proprio salto di qualità, che darà al Settore un’opportunità concreta per rimettersi sul binario della regolarità, della legalità e della sostenibilità ambientale: cioè meno consumo di suolo e lotta alla cementificazione selvaggia, puntando sulla riqualificazione del costruito.

Sono nuovi orizzonti e diverse vertenzialità, ai quali, la FILLEA di Salerno non si sottrarrà.

Per noi non ci sono “amministrazioni amiche”, ci sono interlocutori con i quali confrontarsi.

Insomma, costruire in sicurezza e nel rispetto del territorio e delle persone. Evitando così le tragedie che hanno mietuto vittime innocenti, dove è facile scorgere la mano dell’uomo.

Bisogna trovare il coraggio di chiudere definitivamente la stagione dei condoni, in un settore martoriato da forte presenza di lavoro nero e dove continuano ad esserci tanti, troppi omicidi sul lavoro, affinché si possa mettere fine ad una situazione ingiustificabile e non più sostenibile.

Vanno quindi avviati percorsi operativi e strategie congiunte, per dare continuità a quelle azioni comuni volte a realizzare una edilizia di qualità, che per il nostro paese è, e rimane la grande priorità strategica.

Noi ci saremo e ci auspichiamo che tali proposte non risultino vane e che possano portare ad un fattivo incontro a breve con le Parti Sociali, conclude nella nota il Segretario Generale della FILLEA-CGIL Luigi Adinolfi

Autore dell'articolo: Barbara Albero