OTTO PUNTI PER LA SALVEZZA: LA VOLATA COMINCIA AD ASCOLI

Tre lampi granata nel giorno della visita lampo del Premier Renzi a Salerno. Tre squarci di sole in un pomeriggio di nuvole e pioggia, ma che, al triplice fischio finale, si illumina e diventa radioso. La Salernitana rialza la testa e mostra i denti con cui azzanna il Livorno, decretandone la virtuale retrocessione, e prova a tenersi stretta quella serie B conquistata il 25 aprile di un anno fa. Non è stata una domenica pomeriggio qualunque, ieri. Salerno si è mobilitata per l’annunciato blitz del Premier, ma anche e soprattutto per la sfida salvezza dei granata. Un pomeriggio nel segno della Toscana. Il fiorentino Renzi, il pisano Menichini e gli amaranto livornesi si sono ritrovati idealmente e non in una città che ha scelto il mare come preferenziale corsia di rilacio e che si identifica fortemente nella sua squadra. E’ stata una domenica bestiale, intensa, bella, in cui Salerno si è sentita forte ed orgogliosa. La Stazione Marittima di Zaha Hadid è un’opera di alta architettura, la vittoria sul Livorno dei granata è stata una prova di carattere e forza: entrambe, però, sono state accolte con orgoglio e soddisfazione dai salernitani. Un anno fa la città festeggiava la promozione, ora si gode l’inaugurazione di un’opera di grande fascino. Ora il traguardo che tutti vogliono centrare è la salvezza della Salernitana. Quattro giornate alla fine, otto punti da centrare – facendo un po’ di conti – per tirarsi fuori dalla bagarre. La vittoria di ieri sul Livorno è stata preziosa, vitale, una sorta di ripartenza simbolica ma ora bisogna darle un seguito. Ad Ascoli sarà dura senza il folletto ghanese Odjer, tradito dall’impeto e costretto a mordere il freno per l’inevitabile squalifica che dovrà scontare. Poi, all’Arechi sfilerà il Modena in una sfida che sarà davvero decisiva. A Cagliari l’ultima trasferta stagionale prima della chiusura in casa contro il Como. Quattro partite da affrontare tutte d’un fiato e, magari, senza farsi distrarre da calcoli e tabelle anche se la tentazione è forte. Come quella di farsi incantare dall’opera di Zaha Hadid.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto