PASTA E PANE: ECCO PERCHÉ NON DOVREMMO ELIMINARLI DALLA NOSTRA DIETA

Quando ci mettiamo a dieta, di quelle ferree e senza sgarri, i primi due alimenti che finiscono nel dimenticatoio sono pasta e pane. Si vive in questa, del tutto errata, convinzione che la pasta faccia male: e invece, come si legge anche su LettoQuotidiano sono tante le ricette sane e gustose a base di pasta che non fanno metter su peso.

Non ci resta quindi che provare a far chiarezza sull’argomento, al fine di capire se realmente i carboidrati siano i reali demoni della nostra alimentazione o se invece assunti nel modo corretto non vadano ad inficiare sul nostro peso corporeo.

Pasta sì o pasta no?

La pasta è l’emblema della dieta mediterranea. Gli italiani sono amanti di pane e pasta. Si stima che ogni anno in Italia vengano prodotti oltre tre milioni di tonnellate di pasta l’anno. Nella stragrande maggioranza delle famiglie nostrane quasi ogni giorno si porta un piatto di pasta a tavola. Ma è sbagliata tale abitudine? Chi vuole dimagrire, e in effetti ci riesce, abolisce subito i carboidrati dalla sua dieta ed effettivamente si smaltiscono subito kg. Tuttavia non solo è un peso destinato ad esser rimesso su al primo sgarro ma si tratta anche di una cattiva abitudine che rischia di far male alla salute.

I carboidrati, come spiegano anche le linee guida internazionali, rappresentano circa la metà dell’energia da assumere ogni giorno per stare bene. Se si vuole evitare di ingrassare mangiando pasta e pane basta ridurre le dosi e il condimento: mangiare due porzioni di carboidrati al giorno, di cui 80 grammi l’una (puoi variare tra pane e pasta come meglio lo ritieni opportuno) fa bene all’organismo e non fa assolutamente metter su peso. Meglio se mangiata in combinazione con pesce, verdure e legumi: solo così può davvero diventare un pasto bilanciato. Così facendo introduciamo nel nostro corpo amidi e fibre che sintetizzati diventano il carburante per affrontare la giornata, ovvero per lavorare, per studiare, per leggere, per fare sport e similare.

Quando i carboidrati esclusi dalla dieta fanno male

Se riduci le dosi di pasta e pane o se addirittura li elimini dalla tua dieta avrai un rapido dimagrimento ma non è il grasso che viene smaltito, piuttosto i liquidi in eccesso. In compenso, e non è un bene, il corpo comincia a soffrire per la mancanza di energia. Quello che in pochi sanno è che la pasta e il pane se assunti con moderazione permettono di liberare l’organismo dagli accumuli lipidici. Se di contro non ne mangi, nel nostro corpo continuano a circolare e ad accumularsi corpi chetonici che spossano l’organismo e impediscono il regolare dimagrimento. Se poi affianchi alla dieta povera di carboidrati anche l’attività sportiva, il fisico si sottopone ad uno sforzo maggiore perché costretto ad impiegare le riserve di energia: questo ti rende più stanco, di cattivo umore e complessivamente insoddisfatto (l’insoddisfazione dipende anche dal fatto che si abbassa anche il livello di zucchero nel sangue).

Le ripercussioni cerebrali

Non di poco conto anche l’incidenza che la pasta non assunta ha sul nostro cervello. La stanchezza e la mancanza di energia non permettono alla nostra capacità cerebrale di essere prestante come dovrebbe. Per cui anche da questo punto di vista sarebbe opportuno mantenere la pasta e il pane nella dieta. Puoi magari alternare la pasta classica a quella tradizionale così da preservare anche la salute del cuore (si riduce il colesterolo nel sangue). Le fibre della pasta, non dimentichiamo, aiutano anche l’intestino, il che non fa male.

Possiamo concludere dicendo che non si dovrebbero mai abolire i carboidrati dalla dieta piuttosto si possono razionare in modo corretto e consapevole magari alternando con paste e pani integrali.

Autore dell'articolo: Redazione