RAVELLO: IL FESTIVAL ABBATTE TUTTI I “MURI”

Tradizione nel nome di Wagner, musica con i più grandi direttori d’orchestra, innovazione e incursioni nell’avanguardia, sperimentazione di nuovi linguaggi, jazz ma anche musica POP. Giunto al suo 65mo anno di vita il Ravello Festival mette insieme per quest’anno un cartellone di qualità che darà spazio, come sempre, alla grande musica. Il festival si inaugura il primo luglio con un concerto tutto wagneriano diretto dalla bacchetta di Adam Fisher, in collaborazione con uno dei più prestigiosi Festival dedicati al maestro di Lipsia come quello di Budapest.
Il programma di musica annota appuntamenti da non perdere come il concerto del 5 agosto diretto da uno dei più prestigiosi direttori oggi sulla scena mondiale, il finlandese Esa Pekka Salonen, con la Philharmonia Orchestra, tra i più innovativi anche per la capacità di convertire l’ispirazione con i nuovi strumenti digitali. E poi grandi interpreti: da Kent Nagano (il maestro che passa da Mozart a Frank Zappa) alla Asian Youth Orchestra. Il cartellone di quest’anno sceglie di attraversare i muri, contro le barriere della diversità, del razzismo, delle differenze. Muri come quelli che simbolicamente saranno abbattuti il 2 luglio a Villa Rufolo sulla musica leggendaria dei Pink Floyd. Grande attesa l’11 luglio per Marie Chouinard, nome imprescindibile della danza canadese e prioritario per la danza contemporanea tutta. A Ravello si esibirà il Salerno Jazz Collective un’esperienza del tutto nuova, creata appositamente per il Festival. A capeggiarla Sandro Deidda. Infine un’incursione pop nel programma. Il 4 agosto appuntamento speciale con un concerto unplugged di Antonello Venditti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa