REATI FALLIMENTARI E TRIBUTARI. SEQUESTRI PER 5 MILIONI DI EURO –

Reati fallimentari e tributari da parte di imprenditori dell’agro nocerino samese attivi nella distribuzione di generi alimentari e prodotti per la casa, con la compiacenza di due prestanome, una badante K.L. e D.S., ed un pluripregiudicato. E’ quanto accertato i finanzieri nel corso di un’attività di indagini condotta dalla Sezione ali Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e dalla 1″ Compagnia Guardia di Finanza di Salemo, coordinate dal Sostituto Procuratore – dott. Angelo Rubano,
Nel corso delle indagini — culminante con 1’esecuzione de11’ordinanza cautelare emessa dal G.1.P. dott. Giovanni Pipola — con l’applicazione di misure cautelari personali e reali, si riscontrava che C.G., S.L., C.C., D.S. e K.L., amministratori di fatto e di diritto di una società, attuavano una serie di condotte delittuose che comportavano il dissesto economico-patrimoniale dell’azienda fino a determinarne il fallimento, attraverso la sottrazione di scritture contabili fino alla cancellazione dal registro delle imprese e al trasferimento della sede legale all’estero.
In particolare, gli amministratori di fatto della società scissa (C.G., S.L., C.C.), già in gravi difficoltà, hanno fatto un’operazione di scissione parziale trasferendo tutto il cospicuo patrimonio immobiliare ad una società di nuova costituzione avente la medesima compagine sociale. Gli elementi raccolti durante le indagini hanno comprovato anche i1 reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Il sostituto procuratore Angelo Rubano, che ha coordinato le indagini, ha contestato anche l’evasione: di qui la richiesta, convalidata dal gip, di una serie di misure cautelari ed interdittive (dal divieto di dimora in Regione Campania a quello di esercitare attività d’impresa per un anno), oltre al sequestro finalizzato alla confisca di un fabbricato industriale e un locale commerciale per un valore di ben 4,9 milioni di euro.

Autore dell'articolo: Barbara Albero