RENZULLO: L’UNIONE FA LA TERAPIA IN ACQUA PIU’ FORTE –

L’entusiasmo con il quale le mamme tracciano il bilancio dell’”esperimento” che le ha portate in piscina e a scendere in acqua insieme ai propri figli durante la terapia neuropsicomotoria in acqua, presso il Renzullo Centro di Riabilitazione a Sarno, conferma e rafforza l’idea che l’unione fa la forza anche quando questo principio viene applicato in un percorso riabilitativo.

La terapia neuropsicomotoria in acqua da tempo rappresenta un cavallo di battaglia dei percorsi riabilitativi offerti dal sistema di piscine di cui è dotata il Renzullo di Sarno e si è arricchita, di recente, di un ulteriore contributo. Sotto la supervisione della neuropsichiatra Rosa Passerini, il percorso neuropsicomotorio che vede al lavoro due terapiste, tra le quali Emanuela Varriale, neuropsicomotricista, si effettua in gruppo tra ragazzi che già sono pazienti da diversi anni e anche con appuntamenti effettuati in compresenza con le mamme. Diversi ed importanti i risultati raggiunti: dal rafforzamento dell’autostima, al rispetto delle regole in gruppo, al maggiore legame mamma-figli-terapiste.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro