RESPONSABILITÀ’ DEI DATORI DI LAVORO DEGLI OPERATORI SANITARI E SOCIOSANITARI: L’ORDINE DEI MEDICI DI SALERNO CON LA FNOMCEO

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, presieduto dal dottore Giovanni D’Angelo, condivide e sottoscrive l’appello pubblico dell’Ordine di Torino, contrario all’emendamento sulla “responsabilità datori di lavoro operatori sanitari e sociosanitari”, ritirato dopo le vibranti proteste della FNOMCeO e degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri provinciali.
“È inaccettabile – scrive l’Ordine di Torino – per quanti hanno pagato il massimo tributo – pazienti e operatori sanitari – a questa sconvolgente tragedia, che si tenti di cancellare con un colpo di spugna “preventivo” le eventuali responsabilità nella gestione dell’emergenza.
Adesso comunque non è il momento delle polemiche. Ora è tempo di impegnarsi tutti al massimo, ciascuno secondo le proprie forze e possibilità, in questa terribile battaglia.
Ma quando vinceremo la guerra – perché la vinceremo – i medici italiani, che ogni giorno salutano i propri colleghi strappati dal male alla vita, siate certi che non faranno sconti a nessuno. “
Questo tentativo di traslare responsabilità da chi gestisce e organizza la macchina assistenziale, verso i professionisti sanitari, che sprezzanti del rischio per se e per la propria famiglia, ogni giorno sono in trincea, fa pendant con chi cerca attraverso azioni risarcitorie e/o penali di trovare un momento di visibilità, in storie così tristi e piene di dolore, come opportunamente sottoscritto anche da vari organismi associativi forensi, ai quali va il nostro plauso.
D’altra parte, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno aveva già espresso con forza la netta contrarietà e il disdegno più profondo per le azioni legali poste in atto e sollecitate verso operatori sanitari che, mettendo a rischio la propria salute e la propria vita, stanno profondendo nella lotta al contagio dal virus Covid-19, ogni sforzo possibile.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro