RICORSO COSENZA-SALERNITANA. BOTTA E RISPOSTE LEGALI

Un ricorso di dieci pagine in cui si fa leva su presunti errori tecnici dell’arbitro per la ripetizione della partita tra Cosenza e Salernitana che i granata hanno vinto – meritatamente aggiungiamo noi – sul campo domenica scorsa, guadagnando la testa della classifica. Il contenuto delle memorie del club silano predisposte ieri a Bergamo dall’avvocato Cesare Di Cintio e consegnato alla Lega B può essere sintetizzato così.
Il legale del club calabrese oltre al referto arbitrale chiede di poter accedere ad un supplemento di rapporto ed ai famosi “bigliettini” che vengono compilati a bordo campo e con cui si procede a comunicare le sostituzioni al Quarto Uomo. Per potersi configurare infatti l’errore tecnico, propedeutico ad un accoglimento del ricorso cosentino, bisogna dimostrare che le tre sostituzioni contemporanee siano state autorizzate dal Direttore di Gara. Il passaggio successivo potrebbe essere poi la richiesta di ripetizione del match. Il giudice sportivo, l’avvocato Emilio Battaglia, dovrà fissare la data della decisione e comunicarla alle parti in causa. La Salernitana entro due giorni dalla decisione presenterà le sue controdeduzioni. Al tempo.
Nel ricorso, dopo essere stato ricostruito l’episodio “incriminato” avvenuto al minuto 75, il Cosenza ha allegato anche alcuni fotogrammi che testimonierebbero, secondo il suo legale, l’autorizzazione della terna ai tre calciatori di riserva a entrare. “Se non fosse stata concessa la summenzionata autorizzazione da parte della terna arbitrale – si legge – i calciatori non avrebbero potuto fare il loro ingresso in campo e ancor prima, non avrebbero neanche potuto sostare sulla linea di bordo campo con la sola divisa di gioco ufficiale al pari dei propri compagni titolari”. La tesi portata avanti da Di Cintio fa leva su un presunto “errore tecnico che oltre ad aver condizionato inevitabilmente la posizione del giocatore Ba (che si è trovato costretto a prendere parte alla gara con un’ammonizione nei suoi confronti) ha inciso sulla regolarità dell’incontro. Il fallo di gioco successivamente commesso dallo stesso Ba, che ha comportato la seconda ammonizione, non è affatto contestato”. Il Cosenza sostiene che ad essere ammonito avrebbe dovuto essere Bruccini (ma era già ammonito anch’egli e i silani sottintendono un giallo… a sostituzione già effettuata, dunque non compromettente per la parità numerica in campo).
Il legale del club calabrese conclude chiedendo l’accesso agli atti di gara e l’annullamento del risultato con annessa ripetizione della partita, appellandosi all’articolo 10 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC.
La Salernitana, come detto, presenterà le sue controdeduzioni. “Non che ce ne sia grossa necessità – tradisce estremo ottimismo l’avvocato del club granata, Gian Michele Gentile ai nostri taccuini – Mi pare che il giudice sia in grado di capire benissimo cosa sia accaduto. Ma due paginette le presentiamo. Il succo del discorso? C’è una ricostruzione in punto di fatto del Cosenza che non compare da un punto di vista documentale. L’ingresso autorizzato dal direttore di gara non risulta da nessuna parte. Da un punto di vista delle norme regolamentari, poi, il giocatore Ba ha preso un’ammonizione che secondo l’arbitro in campo è stata commessa e l’eventuale e presunto errore tecnico non è sindacabile in campo. Ribadisco ai tifosi della Salernitana di poter stare tranquilli”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta