RITORNO AL PASSATO: AD ASCOLI CON IL 5-3-2

A Menichini forse piace cambiare. Certamente il giudice sportivo e l’infermeria gli danno una mano. Volente o nolente, il trainer granata ha più di un “alibi” per accantonare nuovamente il 4-4-2 che sta garantendo alla Salernitana equilibrio e punti. Sabato prossimo ad Ascoli, la squadra tornerà a schierarsi con il 5-3-2. Complice l’assenza per squalifica del motorino Odjer e l’ennesimo stop capitato a Bovo che ieri ha marcato nuovamente visita per l’atavico problema al ginocchio, la Salernitana si ritrova a corto di centrocampisti adatti al 4-4-2. L’ipotesi di schierare contemporaneamente Pestrin e Moro non sembra alletti particolarmente Menichini che al Del Duca pensa di cambiare nuovamente pelle alla formazione granata.

L’ipotesi più accreditata è quella del ritorno ad un modulo con tre difensori di ruolo, Bagadur, Bernardini ed Emepereur. Nel caso in cui il brasiliano non recuperi in tempo è pronto Tuia. Sugli esterni Colombo ed il solito ballottaggio tra Franco e Rossi sulla sinistra che dovrebbe essere vinto nuovamente dal primo. In mediana, invece, Moro è certo di una maglia, Zito si candida per il ruolo di mezzala sinistra, mentre c’è da affidare il ruolo di regista. In ballottaggio Ronaldo e Pestrin. Il brasiliano ha dimostrato di sentirsi più a suo agio nel 5-3-2, in un centrocampo a tre insomma. A Vercelli è partito nell’undici base e non ha demeritato, almeno fin quando ha avuto benzina – comunque poca – nelle gambe. L’alternativa porta a Manolo Pestrin. Il capitano della Salernitana è anche un ex e la sua esperienza potrebbe tornare utile in una partita delicatissima come quella del Del Duca. Staremo a vedere. Una cosa è certa. Menichini ha bocciato sul nascere la soluzione di un centrocampo a due con Ronaldo in campo. Anche in virtù di quanto visto con il Livorno quando ha messo dentro il brasiliano al posto di Donnarumma con la squadra in inferiorità numerica per l’espulsione di Odjer. Inutile dire che un atteggiamento tattico del genere, che la squadra ha mostrato di digerire a fatica e che a fatica se non di rado si prova seriamente in allenamento, impone il sacrificio degli esterni offensivi. Su tutti Gatto sarà costretto a partire dalla panchina.

Scontata in attacco la presenza del tandem delle meraviglie. Coda e Donnarumma proveranno a scardinare la difesa bianconera.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta