Qualsiasi operazione di riorganizzazione e razionalizzazione della filiera assistenziale va fatta assicurando tutela e sicurezza ad operatori ed utenti. Tale evidente necessità deve coniugarsi compiutamente al fine di individuare percorsi e luoghi dove la messa in sicurezza possa avvenire, riducendo al minimo errori. Tale aspetto è evidente anche alla luce del fatto che l’evoluzione della pandemia in atto mostra tutte le sue insidie, molte delle quali collegate al fenomeno nuovo e ancora poco comprensibile della sua evoluzione, per cui è difficile trovare misure da mettere in campo che diano certezze assolute. Per tale ragione abbiamo cercato di dare suggerimenti ai responsabili per limitare al minimo eventuali errori, mantenere l’attenzione sulla struttura ospedaliera quale punto di riferimento periferico della comunità, sia quale residenza deputata all’assistenza che quale centro di sorveglianza attenta a contrastare l’evolversi della pandemia. Tale duplice finalità richiede una integrazione di funzioni che si potranno realizzare attraverso un’attenta valutazione dei rischi correlati, alla identificazione di spazi idonei e alla individuazione di percorsi strutturali e funzionali adeguati. In tal senso va il nostro contributo e la nostra attiva partecipazione alle dinamiche.
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