ROSA FOLTA: BISOGNA SFOLTIRE PER FAR POSTO AI NUOVI ARRIVI

In principio fu 3-5-2 con esterni anche piuttosto offensivi, ma fu col 4-2-4 che Gianpiero Ventura diede una svolta alla sua immagine passando da allenatore vincente, fama avvalorata dal doppio salto con il Lecce e dalla promozione in A col Cagliari dopo quelle conseguite nelle serie minori, ad allenatore capace di divertire e di esaltare le caratteristiche dei calciatori. Con il Torino ed in Nazionale Ventura è tornato al 3-5-2 con cui ha raccolto molte soddisfazioni in granata e pochissime in azzurro alla luce dell’eliminazione con la Svezia ai playoff per i mondiali 2018. Respinto l’assalto alla Russia, Ventura ha provato a rilanciarsi con il Chievo, ma alla corte di Campedelli la sua permanenza è stata brevissima. In granata conta di restare anche dopo il 2020, visto che ha una clausola di rinnovo in caso di promozione. Il neo tecnico della Salernitana dovrà fare presto ad adattarsi al campionato di serie B che non frequenta da qualche anno. Nel 2011-12 guidò il Toro alla promozione anche grazie all’ottimo feeling con il diesse Petrachi con il quale ha condiviso tutto il periodo piemontese, facendo letteralmente esplodere giocatori come Immobile e Cerci. Al Torino Ventura ha avuto Mantovani e Migliorini, che ritroverà a Salerno, ma anche Molinaro, che potrebbe essere un’idea per la corsia mancina, e Basha, centrocampista di cui ha grande stima e che potrebbe rappresentare una forte suggestione di mercato come Alessio Cerci, libero da contratti e reduce da cinque stagioni senza continuità dopo le belle cose fatte vedere al Toro sotto la guida di Ventura che lo trasformò da esterno offensivo a seconda punta per inserirlo nel 3-5-2, modulo nel quale non troveranno spazio trequartisti ed esterni d’attacco. Rosina è ai saluti e valuta le offerte di Entella ed Alessandria, Orlando potrebbe trovare ancora una volta poco spazio. La Salernitana si ritrova con una rosa ampia ed il diesse Fabiani ha già fatto sapere che non si faranno salti mortali. Certo, nomi altisonanti come Trajkovsky, Kragl ed altri calciatori che si libereranno dai contratti con Palermo e Foggia sarebbero ben accetti, ma non sono facilmente raggiungibili specie se non si è disposti a reinvestire sul mercato quel tesoretto di quattro milioni che si voleva utilizzare a gennaio. Dal ritorno di fiamma per Deli e Gerbo, che, però, hanno tante offerte in B, passando per gli interessamenti per i difensori Valentini, ex Ascoli, Salvi, esterno destro lo scorso anno al Palermo, e Brosco, ancora sotto contratto con l’Ascoli tutto è subordinato alle uscite. Schiavi piace al Cosenza, Volpicelli andrà alla Samb, mentre si cerca una sistemazione per Altobelli e Signorelli e si valuta la posizione di Castiglia. Dalla Spal potrebbe arrivare la mezzala di qualità Vitale, mentre restano sul taccuino Bianco del Perugia e Sabbione del Carpi. Una rosa già molto folta, però, frena le operazioni in entrata. Prima, infatti, bisognerà sfoltire, solito ritornello dell’estate, figlio delle tante scelte errate nelle sessioni precedenti di mercato.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto