SALERNITANA, ALTRO PARI IN BIANCO

E sono undici. La Salernitana allunga a Cittadella la sua serie positiva, fatta di tre vittorie ed otto pareggi. Al Tombolato, stadio che resta tabù per quanto concerne le gioie da tre punti, i granata mantengono inviolata la porta per la sesta partita di fila. Non male, ci mancherebbe. La traversa nega il bis, dopo il gol dell’andata, a Bogdan. Il palo, proprio all’ultimo secondo, respinge al mittente il tentativo dei locali di operare l’aggancio in classifica. La Salernitana conserva tre punti ed il vantaggio dello scontro diretto nei confronti del Cittadella, ma perde una posizione in classifica. Empoli, Monza e Lecce allungano. Toscani di nuovo in fuga. Monza a quota 50, Lecce a 49, Salernitana a 48. Tre squadre in due punti, per il secondo posto giochi più che mai aperti. A Cittadella la Salernitana piace per l’approccio spigliato e per le buone trame che trovano sfogo sulle fasce. Casasola pennalla per Gondo che di testa impegna Kastrati. Sulla corsia sinistra anche Jaroszjnski si fa vedere, proponendosi con una certa continuità, mentre Capezzi e Coulibaly sono bravi a dare ampiezza e a garantire supporto alle punte con inserimenti profondi. Alla lunga, però, esce il Cittadella che nella ripresa alza il baricentro e comincia a bussare dalle parti di Belec, provvidenziale su Baldini e graziato in un paio di occasioni. Castori prova a sparigliare inserendo Anderson per Capezzi ed il brasiliano porta vivacità ed estro sulla trequarti. Peccato che in un paio di occasioni i compagni non valorizzino le sue sortite. Il palo colpito da Proia è l’ultima emozione di una partita che è stata intensa e spigolosa, ma anche molto tattica. Attese rispettate in pieno, insomma. Domenica si torna in campo. All’Arechi arriverà il lanciatissimo Brescia, passato nel giro di due settimane, dalle secche della zona salvezza al sogno di agganciare i playoff, distanti ora solo tre punti. Per la Salernitana sarà importante tornare alla vittoria per restare a contatto con Monza e Lecce e per arrivare alla sosta col morale altissimo. Il 2 aprile ci sarà poi lo scontro diretto proprio col Lecce di Coda, ieri alla terza doppietta di fila e più che mai signore del gol con 18 segnature. Il 5 aprile, poi, all’Arechi arriverà il Frosisone. Il tutto dopo gli impegni delle Nazionali che tra rischio covid ed infortuni contribuiscono a rendere ancora più incerto ed indecifrabile un finale di stagione che potrebbe essere tra i più equilibrati degli ultimi vent’anni, o forse più. Per ora, la Salernitana c’è. Non ruberà l’occhio, non segnerà a valanga, ma la squadra di Castori è stata questa fin dall’inizio e, forse, più che chiedere al tecnico di cambiare filosofia e spartito, gli unici appunti da muovere restano quelli alla società che a gennaio non ha alzato l’asticella, evitando di ingaggiare quei due elementi che avrebbero fatto la differenza anche nel contesto tattico più gradito a Castori. Non è coi rimpianti che si fa la storia. Ora più che mai conteranno le forze fisiche e mentali che ciascuna squadra potrà mettere in campo nella volata finale. Castori è sicuro che alla fine riderà lui. La sua soddisfazione, riprendendo un famoso tormentone cinematografico, sarebbe quella di tutti.

Autore dell'articolo: Redazione