SALERNITANA TRA ARITMETICA, FUTURO E NAPOLEONE…

L’aritmetica per la formula vincente – si spera – in ottica futura. La Salernitana scende in campo tra poco meno di mezzora contro l’Entella davanti a pochi intimi all’Arechi. I granata sono virtualmente già salvi. Con un successo arriverebbe anche la matematica certezza. L’obiettivo minimo, per il minimo stagionale che si prevede oggi all’Arechi. Nel principe degli stadi si supereranno a stento le 5mila presenze. In tribuna d’onore, invece, ci saranno Lotito e Mezzaroma. La proprietà si aspetta comunque un finale in crescendo. Lo stesso anche Colantuono. E non solo per onorare (giustamente) il campionato. Ma anche, probabilmente, per testare i giocatori da cui ripartire per la prossima stagione. Quella del centenario. Quella in cui bisognerà gioco forza alzare – per davvero – l’asticella. Pena una disaffezione (numerica e non solo) che si sta materializzando in tutta la sua interezza in quest’appendice di campionato.

Oggi pomeriggio la Salernitana cambia ancora una volta pelle. Un po’ per esigenza, un po’ per scelta e tanto per tastare la duttilità tattica dei suoi uomini, il trainer granata oggi ripartirà dalla difesa a tre, con alcune variazioni sul tema. La Salernitana dovrebbe schierarsi con un inedito 3-4-3, pronto a trasformarsi in 3-4-1-2 a seconda delle esigenze. Al tempo. Come detto, si prospetta (almeno) un cambio per reparto. Partiamo dalla difesa dove Schiavi ha smaltito i postumi delle noie muscolari che lo avevano costretto a mordere il freno a Perugia e si riprende una maglia da titolare al posto del giovane Mantovani. Davanti a Radunovic, dunque, agiranno Tuia, Schiavi e Monaco: tre marcantoni esperti, davanti al portierone di proprietà dell’Atalanta che martedì a Perugia ha fatto gli straordinari, spuntando gli artigli dei grifoni. In mediana, Colantuono sacrificherà un uomo e chiederà al tempo stesso agli stantuffi Casasola e Vitale di coprire per intero le rispettive catene di appartenenza. In mezzo al campo, invece, fiducia a Minala e Akpa Akrpo. Anche perché Odjer ieri mattina non si è neppure allenato a causa di alcuni sintomi influenzali. Il ghanese è stato comunque convocato, ma partirà dalla panchina. A fargli compagnia ci sarà il marocchino Kiyine. Neppure convocati, invece Della Rocca e Zito, oltre al portiere Adamonis. Minala e Akpa si piazzeranno come schermo davanti alla difesa. Il francese, martedì scorso, ha fatto tanta legna in mezzo al campo. E siamo al reparto offensivo in cui appare inamovibile, Alessandro Rosina. Il numero 10 granata sta attraversando un magic-moment, grazie anche alla sapiente opera di “rivitalizzazione” operata da Colantuono. Rosinaldo sarà libero di agire a tutto campo. L’ex Zenit partirà inizialmente a destra di un tridente “sporco” per poi eventualmente accentrarsi nelle vesti di trequartista. Torna dal primo minuto, Mattia Sprocati. L’ex Pro Vercelli, che contro il Brescia è andato a segno raggiungendo la doppia cifra, agirà sulla fascia sinistra pronto a dare man forte a Riccardo Bocalon.

Ironia della sorte oggi è il 5 maggio, data della morte di Napoleone che Manzoni ha celebrato con un’ode e che Lotito ha spesso  citato per parlare dei suoi generali che il condottiero sceglieva perché fortunati prima ancora che bravi. Il co-patron, però, sa benissimo che l’imperatore (Napoleone) aveva anche costruito una Grande Armata ai suoi comandi. Che faccia altrettanto con la Salernitana l’anno prossimo…

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta