SALERNITANA: C’E’ VENTURA, ORA IL PROGETTO

Giampiero Ventura era il pallino di Claudio Lotito da tempo. L’ex commissario tecnico della nazionale era nei pensieri del copatron granata fin dalla scorsa primavera quando la Salernitana pareva destinata a chiudere il campionato senza infamia e senza lode, ma anche senza patemi. Il precipitare degli eventi aveva indotto Lotito ad esonerare in extremis Gregucci, ora in corsa per la panchina della nazionale under 21, e a richiamare Menichini. Raggiunta la salvezza, il tecnico di Ponsacco aveva maturato il diritto alla conferma, come da clausola contrattuale, ed ora è uno stipendiato del club granata al pari di Ventura e Gregucci. Il primo guiderà la Salernitana nella stagione che scatterà tra due settimane con l’inizio del ritiro di San Gregorio Magno, sede poco gradita a Menichini e che Ventura non conosce affatto, mentre Gregucci potrebbe ritornare nell’ambito federale, sgravando la società granata del suo contratto e compiendo il percorso inverso rispetto a quanto fatto in inverno quando fu la Salernitana a far risparmiare alla Figc il contratto di uno dei collaboratori del c.t. Mancini. Lo stipendio di Menichini, invece, potrebbe passare tutto in quota Lazio visto che il trainer toscano è candidato alla panchina della primavera biancoceleste. Un gioco di incastri, un effetto domino di panchine e contratti che, a prima vista, pare aver poco, molto poco di tecnico. Tornando alle cose di casa granata, la curiosità ora è tutta rivolta ai primi passi di Giampiero Ventura, che a Salerno s’era affacciato in qualità di commissario tecnico in carica nel gennaio 2017 e di ex ct in odore di ritorno in panchina sulle rive del fiume Irno solo un mese e mezzo fa in occasione di un convegno su Gipo Viani. Dal vianema al modulo “libidine”, la Salernitana si è rivolta all’allenatore che, prima del fallimento azzurro, aveva fatto parlare in senso positivo di sé l’Italia calcistica per aver proposto un gioco spregiudicato ed accattivante con il Pisa dopo aver fatto incetta di promozioni con Lecce, Cagliari e non solo. Dopo aver divertito col Bari, Ventura s’era consacrato col Toro, portandolo dalla B all’Europa, ed esaltando le qualità di Immobile e Cerci. Quest’ultimo, finito in disgrazia in Turchia, è da oggi svincolato e potrebbe essere una suggestione di mercato per il club granata, ma attenzione a non allungare la serie dei flop eccellenti dopo Foggia, Rosina e Di Gennaro. Ventura dovrebbe essere in città nei prossimi giorni per prendere visione dei campi di allenamento e della struttura scelta per il ritiro estivo dalla società. Per la conferenza stampa di presentazione potrebbe esserci anche Lotito che ha scaricato Menichini e scelto ancora Fabiani, rimarcando un legame col plenipotenziario direttore sportivo che ha radici solide ed estese, profonde al punto da far sorvolare sui tanti errori di mercato dei quali pure il patron aveva tra le righe accusato proprio Fabiani. Il sospetto che Lotito abbia assolto se stesso più che il ds attraverso la conferma dello stesso è molto forte, nel senso che il patron sa bene di aver sbagliato lo scorso anno a concentrarsi sull’idea Bari, lasciando al suo destino Colantuono e provando, in un secondo momento, a rimediare mandando a Salerno dalla Lazio calciatori demotivati che non si sono mai calati nella realtà granata. La scelta di Ventura è un grande spot a livello nazionale, ma Salerno è piazza matura che da tempo non va più dietro ai nomi altisonanti, ma chiede contenuti ed idee. Toccherà ora a Lotito ed all’ex ct dare corpo e spessore ad un progetto che ha un traguardo dichiarato, ossia la serie A, ma che non per questo si deve pretendere che incassi a priori la fiducia della gente.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto