SALERNITANA, CHE DISASTRO AD ASCOLI!

La Salernitana perde ad Ascoli, confermando il suo mal di trasferta ed i limiti di alcuni singoli. Coperta corta, del resto, per Ventura che doveva rinunciare a cinque squalificati e gestire anche i problemi di tenuta fisica di Migliorni, Cerci, Heurtaux, tutti a mezzo servizio. Senza contare che Cicerelli era al rientro dal primo minuto dopo oltre quattro mesi e Kiyine, ieri schierato da trequartista nel 3-4-1-2 di partenza, sta da tempo facendo i conti con qualche acciacco. L’approccio alla gara non è stato all’altezza e lo dimostrano i due gol concessi all’Ascoli. Trotta ha avuto tutto il tempo per controllare, girare per il campo e battere dalla distanza senza che nessuno gli andasse incontro per contrastare il tiro dalla distanza che, deviato da Billong, ha beffato Micai. E poi il piazzato di Ninkovic, passato tra una selva di gambe fino al tentativo disperato di Jaroszinsky, uno di quelli che avrebbe dovuto ma non ha potuto riposare, per il raddoppio ascolano. Insomma, regalare due gol alla squadra di casa non è concepibile e la Salernitana lo ha fatto, mettendo in salita una partita che, sulla carta, era ampiamente alla portata, pur con le defezioni con cui Ventura doveva fare i conti. Nella ripresa l’ingresso di Cerci ed il passaggio alla difesa a quattro sembravano poter riaprire i giochi, ma il regalo confezionato da Billong a Trotta ha dato il colpo di grazia alle speranze di rimonta. Un errore in appoggio dell’ex Foggia ha permesso al centravanti ascolano di involarsi verso Micai e di batterlo con un secco diagonale. Eppure, sotto di tre gol, la Salernitana non ha smesso di giocare ed anzi ha riaperto i giochi con il rigore di Kiyine propiziato da una volata di Lopez sulla sinistra. Nel finale la rete di Djuric di testa ha fatto tremare l’Ascoli. In pieno recupero la rovesciata di Di Tacchio e l’incerta presa di Leali hanno offerto ad Heurtaux la palla del clamoroso pareggio, ma l’ex Udinese non è riuscito a ribadire in rete da due passi. Un film già visto, specie in trasferta, per la Salernitana, prima distratta e molle, poi protagonista di una rimonta incompiuta. Era successo a Cittadella, a La Spezia, prima ancora a Pisa, ed è successo anche ieri su un campo che aveva riservato gol, punti e sorrisi negli ultimi anni ai granata. Appaiata al Chievo a quota 47 in classifica, superata dall’Empoli, ora la Salernitana vede complicarsi la sua corsa playoff che vivrà due tappe decisive la prossima settimana. Lunedì, all’Arechi, arriverà il Cittadella, mentre tra sei giorni sarà tempo di far visita al Crotone. Due gare da affrontare con ben altro spirito e, si spera, con qualche pedina in più a disposizione. I ritorni di Dziczek, Lombardi, Maistro ed Aya già lunedì offriranno a Ventura qualche soluzione in più, ma, intanto, ieri sera nel finale di partita Cerci ha chiesto il cambio, per cui andranno valutate le sue condizioni. Tra errori ed omissioni, anche questa stagione sembra ricalcare per sommi capi le precedenti. Ventura ed il suo gruppo hanno ancora cinque partite per centrare i playoff, ma è chiara una cosa: se la Salernitana aveva velleità di competere per la promozione, perchè ai playoff si accede per questo e non per fare una semplice apparizione, una gara come quella di ieri sera andava approcciata in altro modo.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto