SALERNITANA: CONTA VINCERE MA IL SORRISO NON DIPENDE SOLO DAI TRE PUNTI

La vittoria ed il sorriso, questi sconosciuti. In casa Salernitana l’una e l’altro sono assenti da tempo e, forse, non è neanche così vero che la conquista dei tre punti restituirebbe automaticamente anche il sorriso. Quest’ultimo la Salernitana, in fondo, non l’ha mai avuto, chiusa com’è a riccio verso l’esterno, arroccata a difesa di chissà quali segreti, troppo spessa sorda dinanzi alle istanze di tifosi e critica, poco propensa al dialogo per antonomasia e pronta, al presentarsi delle prime difficoltà, a scegliere i propri interlocutori. Se più che le parole conta la mimica facciale, allora il volto di Sannino nella video intervista realizzata ieri dalla società alla vigilia della sfida col Trapani, diceva più delle dichiarazioni stesse. Spento più che disteso, senza la luce negli occhi che lo accompagnava nei primi tempi della sua avventura in granata, il tecnico di Ottaviano si affida al campo ed all’auspicato ritorno al successo per ritrovare pure il sorriso. Non sempre, però, è così. Perchè a volte, una squadra vince se è capace di sorridere, se cioè ha la forza interiore per superare errori e difficoltà, per stringersi intorno ad un condottiero riconosciuto e dimostrare tutto il suo valore. Oggi la Salernitana cercherà la vittoria e tutti si augurano che la centri, ma il sorriso, forse, tornerà solo quando si sarà fatta chiarezza all’interno, nelle dinamiche che regolano la vita di una società che dovrebbe essere gratificata dal seguito e dalla passione di una piazza che vive di calcio e che resta sempre con la mano sul freno a mano, pronta a tirarlo nell’attimo in cui dovrebbe accelerare. Da oggi, si spera che almeno sul campo la Salernitana di Sannino possa cominciare a correre e vincere. Per dare soddisfazione e gioia ai suoi tifosi e, magari, per cominciare a sorridere di nuovo anche se la strada per ritrovare equilibrio e serenità al proprio interno solo marginalmente passa dai risultati.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto