Arrivi e partenze in casa granata, come da copione nel mese di gennaio. Karo ha salutato la compagnia e si è accasato al Maritimo, club della massima serie portoghese. Il cipriota ha lasciato la Lazio che lo ha ceduto a titolo definitivo. Dalla Lazio sono giunti in granata Durmisi e Kiyine che si stanno allenando agli ordini di Castori. Il mancino danese e l’estroso marocchino non vedono da tempo il campo ed il primo obiettivo sarà proprio ritrovare il ritmo partita e riassaporare il clima agonistico. Con Coulibaly e Sy al momento sono quattro i volti nuovi per Castori che dice di non credere troppo al mercato di gennaio. La Salernitana, forte dei suoi 34 punti in classifica, non ha certo necessità di essere rivoluzionata, ma sicuramente un paio di tasselli mirati e di provata affidabilità non farebbero che bene. Prendere tanto per prendere non avrebbe senso, ma guardarsi intorno ed essere pronti a cogliere eventuali opportunità è quanto meno doveroso per una società che negli anni non ha mai alzato l’asticella, confezionando in serie campionati senza acuti. La prima parte di stagione è stata ampiamente positiva e sicuramente superiore alle aspettative ed alle potenzialità del gruppo che, non appena ha avuto un calo fisico ed ha avvertito la responsabilità del primo posto, è andato incontro a tre sconfitte di fila. La vittoria sul Pescara è stata importantissima per invertire la rotta e doppiare la boa di metà stagione con ritrovato slancio, ma nel girone di ritorno le insidie saranno ancora maggiori ed avere una rosa più profonda e di maggiore qualità aiuta sicuramente. Per la mediana si valuta Cavion, in scadenza con l’Ascoli e capace di disimpegnarsi anche da esterno destro. In difesa Veseli tratta con l’Entella, in attacco discorso aperto tra Giannetti ed il Pescara. Dalle eventuali uscite dipenderanno i movimenti in entrata. Almeno questa sembra essere la linea d’azione del club granata cui non si chiedono follie, ma solo interventi mirati con cui si dimostri la concreta volontà di dare un taglio col passato.
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