Una lettera come un atto di dolore. Convocati dal diesse Fabiani in sede, i calciatori della Salernitana hanno sottoscritto un documento che è stato pubblicato sul sito ufficiale della società in cui si rivolgono ai tifosi per chiedere scusa e, al tempo stesso, di sostenerli ancora ed in cui fanno professione di stima e fiducia nei confronti di Colantuono. Il tecnico è stato ad un passo dall’addio. Aveva meditato le dimissioni a caldo, subito dopo la sconfitta col Parma, e solo dopo un colloquio con Fabiani ha deciso di continuare. Fiducia sì, ma a tempo. Perchè la Salernitana ha bisogno di punti e sabato, ad Ascoli, sarà l’ultima spiaggia. Colantuono resta, per ora, anche perchè un ritorno di Bollini non era nei pensieri di Fabiani e Lotito, che a dicembre lo avevano esonerato dopo mesi di punzecchiature. Il tecnico di Poggio Rusco, sondato, avrebbe manifestato perplessità e potrebbe a breve risolvere il suo contratto con la Salernitana, preludio, chissà, all’eventuale ingresso sulla scena di un terzo allenatore (Drago?). Questo, però, è un discorso rimandato a dopo la gara di Ascoli e legato in maniera strettissima al risultato che la Salernitana avrà ottenuto nelle Marche dove sosterrà un vero e proprio scontro salvezza. Nel documento presentato all’attenzione dell’opinione pubblica la squadra ammette di non aver raccolto i risultati attesi dai tifosi e rassicura circa l’impegno che profonderà da qui alla fine per tirarsi fuori dai guai. Nei quali, va detto, è finita non per sue colpe, ma per suoi limiti strutturali e, dunque, si torna al mercato incompleto e confusionario, alle scelte difficili da comprendere della società che avrebbe dovuto metterci la faccia e che invece ha vestito i panni del confessore. Impartita la reprimenda di routine alla squadra, le si è poi chiesto di fare pubblica ammenda con una lettera di cui nessuno avvertiva la necessità e che riporta alla mente il precedente del 1999 quando Fresi, Di Vaio e Breda furono mandati in sala stampa per sgomberare il campo circa le voci di una rottura tra la squadra e Delio Rossi che, infatti, fu esonerato dopo la sconfitta di Perugia. La Salernitana ha deciso di non parlare, di chiudersi in se stessa, per poi partorire un documento di facciata che non ha scaldato il cuore dei tifosi, semmai li ha indispettiti. Questione secondaria, comunque, rispetto ai problemi veri che sono relativi alla condizione psico- fisica di una squadra che sta precipitando e che non riesce ad aprire il paracadute. La classifica parla chiaro, ora è tempo dei fatti. C’è il campo a disposizione. Visto che non si è mai privilegiato il dialogo, che, allora, si parli solo sul rettangolo verde. Letterine ed atti di dolore non portano in dote punti.
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