SALERNITANA: TRA LE PIEGHE DI UN PAREGGIO…

La Salernitana non pareggiava da fine novembre, quando il gol di Sprocati permise alla Pro Vercelli di lasciare indenne l’Arechi e fece perdere le staffe a Sannino che, all’indomani del suo sfogo all’indirizzo di squadra e tifosi, fu costretto a dimettersi lasciando la panca ad Alberto Bollini. Il trainer mantovano non aveva, finora, conosciuto mezze misure. Vittorie – tre – o sconfitte – quattro – ma mai un pareggio. Prima che all’Arechi arrivasse un’altra formazione piemontese, un Novara accorto e sparagnino, che aveva un solo obiettivo: strappare un punto. La squadra di Boscaglia è riuscita nel suo intento e chissà cosa sarebbe accaduto se, per rompere l’equilibrio, Bollini non avesse pensato a Sprocati, facendo leva sul precedente di fine novembre. L’ex di Perugia e Pro Vercelli è rimasto in panchina, vedendosi preferire Joao Silva nel confuso assalto finale nel quale dalla panchina il trainer granata non ha potuto pescare l’acciaccato Donnarumma. E non è un caso che, senza il suo gemello del gol in campo, Coda sia rimasto di nuovo all’asciutto avendo potuto calciare in porta solo in un paio di occasioni e mai dall’interno dell’area di rigore. Troppo solo, poco sostenuto, il centravanti avrebbe meritato qualche cross in più. L’avvio era stato promettente perchè Bittante e Vitale avevano trovato più volte il varco, peccando nella rifinitura e, comunque, scodellando palloni in un’area poco gremita da maglie grigie proprio perchè, per vocazione, nè Rosina nè Improta sono portati ad attaccare la porta. Il caso ha voluto che proprio ai due esterni del tridente siano capitate le occasioni migliori per sbloccare il risultato. Rosina ha calciato sul portiere e poi ha incredibilmente alzato la mira sulla seconda conclusione, mentre Improta ha impattato male il pallone, favorendo l’uscita di Da Costa. Messa in campo con un 3-4-3 di emergenza, la Salernitana ha provato a sfondare sulle fasce, evitando di far stagnare il gioco a centrocampo dove Minala e Busellato c’hanno messo sostanza e voglia, ma non potevano dare la necessaria qualità per illuminare la scena con qualche verticalizzazione o qualche sventagliata veloce. Senza un regista puro, Bollini sapeva che la chiave sarebbe stata alzare il ritmo e la pressione fin a ridosso dell’area del Novara, invitando la squadra a guadagnare campo per poter arrivare subito al tiro. Piano tattico lucido e ben interpretato fin quando le gambe hanno retto, perchè accorciare in avanti richiede grande compattezza e grande dispendio di energia da parte di tutti. Minala, in campo dal primo minuto dopo un’eternità, non poteva certo garantire intensità ed aggressività per tutta la gara, ma ha saputo gestirsi restando in campo fino alla fine. Certo, avesse avuto qualche soluzione in più in panchina, nel giorno in cui erano out Ronaldo e Donnarumma, Bollini avrebbe avuto vita più facile. Il mancato ingresso di Sprocati, peraltro reduce da un periodo tribolato sul piano fisico, è stato il segnale di quanto incompiuto sia stato il mercato della Salernitana. Oltre a Gomis, sabato erano in campo Bittante, che non giocava una gara dal primo minuto da diverso tempo, e Minala, la cui ultima presenza in B risaliva a circa tredici mesi addietro. Bollini ha fatto ciò che poteva, sopperendo anche ai problemi fisici di Della Rocca e provando a recuperare alla causa Schiavi, rilanciato nel cuore della difesa al posto di Tuia. La coperta s’è confermata corta, la squadra ci ha provato con le risorse a disposizione e Bollini, quando ha capito che il rischio di una beffa non fosse così remoto, ha cercato di darle più equilibrio in mezzo al campo. Alla fine sono piovuti fischi, ma il bersaglio non erano tanto o solo i calciatori, che comunque hanno fatto il massimo. La disapprovazione ed il malcontento vanno oltre il risultato di sabato, attengono al mercato che non ha soddisfatto le attese ed alla mancanza di una programmazione che lasci uno spiraglio aperto ai sogni. La fuga dall’Arechi si spiega così. Bollini e la squadra, ora, devono pensare alla gara di Vicenza. Al Menti, venerdì sera, sarà gara tosta e spigolosa. Oltre a Ronaldo, si spera di recuperare Donnarumma. Senza l’ex Teramo, potrebbe essere ancora tridente.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto