SALERNITANA: L’ILLUSIONE PRIMA DELL’INCUBO PESCARA

Si sperava nel colpo di capodanno ed invece è arrivata una sonora scoppola. La Salernitana illude e poi svanisce con il Pescara all’Arechi. Finisce 4-2 per gli abruzzesi capaci di recuperare l’iniziale uno-due siglato da Pucino e Vitale (su rigore), con una tripletta di Mancuso intervallata dal gol del pareggio di Scognamiglio. Una debacle granata a tinte forti e sotto i fischi dei 10mila dell’Arechi che hanno puntato l’indice contro squadra e management a fine partita.

Altro che colpo del ko, la Salernitana prima illude e poi crollare mestamente sotto i colpi del Pescara che ribalta il risultato all’Arechi nell’ultima del girone di andata. Altro che finale con il botto. I botti li sparano soltanto gli adriatici di Pillon con un Marras in versione Garrincha che taglia come il burro la retroguardia granata e mortifica senza appello la truppa di Gregucci. Una sconfitta pesante, umiliante, senza appello. Devastante per come si è consumata. Uno stop che avrebbe potuto avere un risultato ancora più rotondo se non fosse stato per il palo colpito da Marras, per un paio di cadeau di Machin e per qualche intervento di Micai sugli avanti bianco-azzuri. Insomma, dopo il Brescia anche il Pescara passeggia all’Arechi. A tal punto che la curva ha fischiato squadra e staff.

La partita dei granata è durata poco più di mezzora. Poi il vuoto. Un blackout che si trasforma in un incubo che dura tutto il resto del match. E pensare che la gara si era messa nel migliore dei modi per i padroni di casa. Gregucci ha un’idea di gioco e di spettacolo che, per il momento, resta soltanto nella sua testa e nelle gambe – fragili – di pochi dei suoi interpreti (attuali). Pucino porta avanti l’ippocampo (13’) con un imperioso stacco di testa e Vitale raddoppia su rigore (36’) dopo che il Pescara si era visto annullare una rete a Gravillon per un fallo in attacco. Da quel momento, la Salernitana tira i remi in barca e va alla deriva. Non passa neppure un giro di lancette, infatti, che Mancuso (37’) la mette nell’angolino lontano dove Micai non poteva arrivare (dov’era Gigliotti?). Si va all’intervallo con i padroni di casa comunque in vantaggio. Nella ripresa, la Caporetto granata. Akpa Akpro resta negli spogliatoi (infortunio), al suo posto Castiglia ed il centrocampo perde uno dei pochi argini che aveva. Il Pescara gioca, domina, pareggia, passa in vantaggio, allunga e potrebbe allungare ancora. E’ un festival del gol e delle occasioni (mancate) per i biancoazzurri. Scognamiglio (7’) con la punta del piede (e la difesa granata in letargo) riequilibra le sorti dell’incontro; Mancuso porta in vantaggio i suoi (15’) con un’incornata a centro area sull’ennesima sgroppata di Marras. L’ex Alessandria (18’), di sinistro centra il palo prima che il solito Mancuso (35’) chiuda i conti.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta