SALERNITANA: NICOLA DEBUTTA COL DIAVOLO

Davide Nicola vuole una Salernitana aggressiva e coraggiosa e, pertanto, al di là della presenza di questo o quel calciatore, pur riconoscendo il talento che bacia in maniera più affettuosa alcuni singoli, sarà determinante non fare mai un passo indietro. Il Milan è in lotta per la conquista dello scudetto e l’ex Pioli ha voglia di alimentare le ambizioni dei rossoneri con una vittoria all’Arechi dove ha trascorso la stagione 2003/04 da allenatore della Salernitana per poi spiccare il volo. Nicola non ha paura del Diavolo che presenterà Giroud al centro dell’attacco e chiede ai suoi una prestazione da squadra consapevole delle sue potenzialità oltre che delle esigenze di classifica. E’ un’occasione importante per crescere in autostima e tirar fuori quelle risorse mentali e fisiche di cui, nella conferenza stampa di mercoledì, ha parlato anche Walter Sabatini. Neuroni dormienti da stimolare secondo il direttore sportivo granata e Davide Nicola dovrà incidere proprio sulla testa dei calciatori, tirando fuori da ognuno ciò che non è stato ancora manifestato ed espresso. Il modulo conterà il giusto, ma il Milan, che pure ha vinto senza brillare contro la Samp domenica scorsa, si potrà mettere in difficoltà solo se si giocherà di squadra, pensando ed agendo come un blocco unico, compatto. La difesa a 4 sembra il punto di partenza, ma dal centrocampo in su c’è ampia varietà di scelta e Nicola sceglierà in base ai segnali avuti in questi giorni di lavoro ed anche in base alle caratteristiche di cui riterrà di aver bisogno. Indispensabile la predisposizione alla corsa, specie per poter accorciare in avanti e mettere in difficoltà la prima costruzione del Milan al fine di recuperare palla il più vicino possibile all’area di rigore rossonera. Occhio, però, ai lanci lunghi del portiere di Pioli che sa diventare un autentico regista e pescare Leao, velocissimo ed in grande forma, anche a quaranta- cinquanta metri. Pressione, intensità, coraggio, ma anche proposta offensiva di qualità: per fare tutto questo, la Salernitana dovrà restare unita, corta, compatta e vincere i duelli individuali in mezzo al campo. Lassana Coulibaly, Radovanovic ed Ederson potrebbero essere confermati in caso di centrocampo a tre con Bonazzoli, Djuric ed uno tra Ribery e Perotti a comporre la linea offensiva. Ci sono, però, anche altre possibilità da esplorare, sempre nel caso in cui Verdi fosse indisponibile. Da Bohinen a Kastanos, passando per Obi, non è da escludere la presenza di un centrocampista capace di affacciarsi a ridosso dell’area avversaria per togliere punti di riferimento alla difesa ospite, così come non vanno dimenticati Mousset e Mikael che potrebbero essere carte da calare sul prato verde dell’Arechi durante la gara. Non lasciare nulla al caso e, soprattutto, non pensare prima di averlo guardato in faccia che il Diavolo possa far paura. Due mesi e mezzo fa, a San Siro, non ci fu partita. Quella, però, era un’altra Salernitana di cui non farà più parte Guido Guerrieri. Il portiere, che arrivò nel 2020 dalla Lazio, ha raggiunto l’accordo per risolvere anticipatamente il contratto che sarebbe scaduto a giugno.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto