Un punto pesante, di quelli che, al tirar delle somme, possono fare la differenza: dal San Nicola, nella sfida che è anche e sempre una festa per via dello storico gemellaggio, la Salernitana non si è limitata a fare da comprimaria, portando via un pareggio prezioso e meritato. Festa sugli spalti, partita vera in campo visto che al Bari servivano punti per alimentare il sogno della promozione diretta, mentre la Salernitana doveva muovere la classifica per evitare di essere risucchiata nella lotta playout. Ed alla luce delle vittorie di Ascoli, Ternana, Cesena e Brescia, va detto che mai come sabato una sconfitta sarebbe stata deleteria. La squadra di Colantuono è tornata a far punti in rimonta, cosa che non accadeva da tempo e non si era mai verificata dopo l’esonero di Bollini. L’ultima volta che i granata erano riusciti a far punti dopo essere passati in svantaggio risaliva alla trasferta di Cesena, praticamente un girone fa. A Bari la Salernitana ha subito nel primo tempo non solo e non tanto per la voglia dei pugliesi di conquistare i tre punti, ma forse soprattutto per le scelte iniziali di Colantuono che ha rinunciato a Sprocati ed all’acciaccato Ricci, scegliendo di inserire ancora Kiyine nel tridente con Palombi e Di Roberto ed impiegando Signorelli davanti alla difesa in cui tornava Tuia accanto a Monaco. Il vantaggio del Bari è stato alquanto fortunoso, ma è comunque stato il punto più alto di una fase di supremazia territoriale che avrebbe potuto portare guai ancora peggiori. Passata la buriana, aggiustate le cose con gli innesti di Rosina e Rossi, la manovra granata è finalmente decollata anche grazie al ritorno di Kiyine nel ruolo di mezzala. Rosina ha dato qualità ed idee, Rossi ci ha messo volontà e forza d’urto dando modo a Palombi di non soffrire di solitudine là davanti. Il gol di Tuia da corner è stato il giusto premio alla pressione esercitata dai granata che avrebbero pure potuto vincere, se avessero osato un po’ di più. Punto d’oro, comunque, anche perchè la quota salvezza potrebbe essersi alzata alla luce delle vittorie di chi insegue.
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