SALERNITANA: PIU’ CHE LE PAROLE CONTANO I FATTI

Bisognerebbe prendere esempio dai giornalisti di Trapani che hanno disertato la conferenza stampa di Gianluca Pellino, proprietario del club siciliano che ieri non è nemmeno sceso in campo contro la Casertana. Non potendo rivolgere domande, ma solo ascoltare il soliloquio del contestato proprietario del club granata, tutti i cronisti di Trapani hanno firmato un documento nel quale hanno manifestato l’intenzione di avvalersi della facoltà di non domandare. A Salerno, invece, si fa finta di nulla. Delle testate, dei giornalisti, che sono lavoratori e persone innanzitutto, vengono esclusi, offesi nella loro dignità e lesi nel loro diritto di fare il proprio lavoro che consiste nell’informare, nel dare notizie, nel fare domande, nel dare pareri sull’operato dei soggetti di cui ci si occupa e che, ricordiamo, sarebbero dei perfetti sconosciuti agli occhi dell’opinione pubblica se non ci fosse la stampa a dar loro la possibilità di parlare, di apparire sulle prime pagine o in tv, e non tutti si sdegnano: sosteniamo, non da ora, che anche le istituzioni politiche della città dovrebbero affrontare la questione, esigendo spiegazioni e rispetto per Salerno, il cui buon nome è stato ingiustamente infangato dalla vicenda del difensore Ranieri, ora alla Spal, il cui agente continua a portare calciatori in una città che solo nei confronti di quel suo calciatore era stata tanto brutta e cattiva. Misteri del calcio. Tornando al discorso della limitazione del ruolo dell’informazione, quando questi personaggi diventano a tal punto prepotenti, tracotanti, arroganti, non ci dovrebbe essere esitazione da parte della stampa tutta, ma anche della pubblica opinione e la reazione dovrebbe essere univoca e compatta: sdegno e condanna per certi atteggiamenti e la conseguente condanna a non poter più spiegare il proprio operato. Ed invece, anche dopo l’ennesimo affronto alla libertà di stampa e di opinione, c’è chi ha fatto finta di nulla, prestandosi al gioco, partecipando a conferenze stampe fasulle, in cui vengono affermate falsità ed amenità a vario titolo e, soprattutto, si è continuato ad offendere dei giornalisti e l’intera città. Ci aspettiamo che gli organi preposti facciano tutto quanto è nelle loro facoltà per dare risalto a livello nazionale alla vergogna che si sta consumando a Salerno, dove la proprietà consente, ed è quindi complice, che un dirigente, da alcuni difeso con la scusa che è solo un dipendente, continua a fare il bello ed il cattivo tempo. Anzi, si illude di poterlo fare, perchè c’è chi va avanti per la sua strada, a testa alta e con la schiena diritta, fregandosene dei suoi dispettucci, preferendo concentrarsi sulla sostanza delle cose. Parliamo dei fatti, lasciando ad altri i commenti. La Salernitana ha un notevole numero di over in eccesso, è riuscita nell’impresa di avere contemporaneamente sotto contratto tre portieri over, ha preso Fella, un altro over, ma non lo ha ancora tesserato, ha atteso la tarda serata di venerdì per inserire in lista Gondo, ennesimo prestito targato Lazio, uno di quelli che ha svolto il ritiro per intero e che, chissà per quali ragioni, è rimasto in bilico fino all’ultimo mentre Tutino, appena arrivato, ha giocato dall’inizio. Negli spogliatoi di qualsiasi squadra del mondo un allenatore che dovesse fare una cosa del genere, tranne, forse, se il calciatore in questione non sia Messi, si gioca già una bella fetta di credibilità e stima agli occhi del gruppo. Se lo scorso anno, anche grazie ai prestiti della Lazio, la Salernitana era la seconda squadra più giovane della B, ora, invece, non ha uno straccio di under che possa scendere in campo tant’è che sabato scorso, per l’esordio con la Reggina, Castori ha dovuto a dir poco arrangiarsi, schierando, fra l’altro, anche un centrocampo di totale emergenza. Inoltre, tra gli over in esubero, ce ne sono alcuni che non si sono nemmeno allenati agli ordini di Castori, come Firenze ed Altobelli. Per Firenze la storiella che avesse litigato con Ventura non ha più valore, visto che nemmeno con un altro allenatore è stato reintegrato nei ranghi. Altobelli, invece, non ha mai svolto un solo allenamento con la Salernitana, nonostante sia alla terza stagione da calciatore di proprietà del club granata. Se a Lotito e Mezzaroma, se ad alcuni tifosi, questo modo di fare calcio e di trattare Salerno, la Salernitana e la sua gente sta bene, ne prendiamo atto. A noi non sta affatto bene e lo diciamo e lo continueremo ad affermare sempre. Degli accrediti e delle conferenze stampa negate ce ne faremo una ragione, sicuri di non perderci proprio nulla. Provvedimenti ed azioni di tale bassezza, quali quelle che la Salernitana ha riservato ad alcuni organi di stampa, qualificano alla perfezione chi li pone in essere. Non c’è bisogno di commenti, basta far parlare i fatti che, appunto, restano ad imperitura memoria più delle parole di circostanza che si pronunciano in surreali interviste senza interlocutore e senza contraddittorio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto