SALERNITANA: PRIMA NON PRENDERLE

Torrente sfoglia la margherita. Contro il Cagliari domani pomeriggio sarà 5-3-2. Il tecnico torna al modulo che finora ha garantito maggiori sicurezze al reparto arretrato nonostante le numerose assenze tra difesa e centrocampo. Salernitana con tre centrali davanti a Terracciano. Una soluzione che si è rivelata granitica, tamponando quelle falle che avevano trasformato la difesa in un colabrodo per buona parte della stagione. Il ritorno al passato consumatosi a Modena con la difesa a “4” è stato un fallimento totale, come dimostrato dalle due sberle patite proprio al Braglia.

Domani arriva la corazzata Cagliari all’Arechi e Torrente intende blindare la squadra. Della serie prima non prenderle. L’infortunio di Bernardini è una tegola pesante per il tecnico che in difesa deve ancora una volta fare la conta dei superstiti. Soprattutto per giocare con 5 uomini. Rispetto alla gara di Modena, però, Trevisan ha qualche allenamento in più nelle gambe e potrebbe essere gettato nella mischia. Le alternative sono due. O rischiare l’ex Padova che non gioca dalla trasferta di Chiavari con l’Entella del 17 ottobre scorso. Oppure arretrare Pestrin in difesa.

Le ultimissime dal campo spingono per la prima opzione. Che sarebbe anche la scelta più ideale, visto che Trevisan è un centrale di ruolo. Poco importa che la squadra si ritroverebbe con tre difensori di piede mancino in un colpo solo. Altrimenti è pronto Pestrin.

Per il resto i giochi sono fatti. Sugli esterni agiranno Colombo e Rossi che avranno il compito di fare da stantuffo e coprire le rispettive fasce dando una mano anche in fase di proposizione. In mediana, invece, Moro dirotta sul fronte destro, con Pestrin al centro e Odjer dalla parte opposta. Sciaudone, invece, partirà dalla panchina per scelta tecnica, mentre Bovo non è stato neppure convocato per il problema alla spalla, patito durante il match di venerdì scorso contro il Modena, che lo ha costretto al forfait. E siamo al reparto offensivo. Bocciata senza appello la coppia Coda-Eusepi, l’impressione è che Torrente intenda affidarsi nuovamente al tandem composto da Gabionetta e Coda. Anche se, a onor del vero, logica vorrebbe che si desse una chance alla coppia Coda-Donnarumma che finora ha dimostrato di essere quella meglio assortita. Staremo a vedere.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta