SALERNITANA: UNA SCONFITTA CHE PUO’ (E DEVE) SERVIRE

Una sconfitta che dovrà servire: a Terni la Salernitana ha perso perchè ha trovato sul suo cammino una squadra che ha avuto più fame e, pur non essendo di certo superiore ai granata, ha prevalso proprio in virtù di una maggiore determinazione messa in campo. La squadra di Bollini ha subito gol dopo 472′ e, per di più, è tornata a capitolare su palla inattiva, vero tallone d’Achille stagionale, un male a cui nelle ultime settimane era stato posto rimedio ma che è riaffiorato al Liberati, materializzandosi nell’occasione della rete di Avenatti, lasciato libero di incornare di testa da Bernardini. Eppure, prima del vantaggio delle Fere, era stata la Salernitana ad avere la prima occasione per sbloccare il punteggio con Improta, generoso nell’andare su e giù sulla fascia ma poco lucido sotto porta. L’ex Cesena è stato preferito a Rosina, cui Bollini ha dato spazio nella ripresa insieme a Ronaldo. Il brasiliano ha dato più ordine e geometria ad una mediana che ha pagato la giornata storta di Odjer e Zito e che perderà per la prossima gara Minala, espulso per proteste nel finale. Un’ingenuità che il centrocampista di proprietà della Lazio avrebbe potuto evitare tanto più se si pensa che, proprio pochi istanti prima, Bollini aveva inserito Joao Silva in luogo di Perico, dirottando lo stesso Minala sulla corsia destra come terzino di emergenza. Una volta rimasta in dieci, la Salernitana ci ha comunque provato ed ha avuto all’ultimo secondo una ghiotta occasione con Coda che si è visto respingere la conclusione da Aresti. La Salernitana ha perso dopo sei risultati utili di fila, ma in zona playoff è rimasto quasi tutto invariato. Sono sempre quattro i punti che separano i granata dalla zona che conta e, dunque, i granata devono sentirsi ancora in corsa. A patto, però, di trarre utili insegnamenti dal passo falso del Liberati. Per le ultime sette gare servirà ritrovare lo spirito e la fame grazie ai quali erano arrivati quattordici punti in sei partite. Mai accontentarsi, dunque. Bollini ha già lanciato un messaggio forte al gruppo ed ora si attende una risposta all’altezza.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto