SALERNITANA: TREDICI SFUMATO, MA NON SOLO PER L’EMERGENZA

Non è stata solo colpa dell’emergenza. A Cittadella la Salernitana ha perso meritatamente come lo stesso Bollini ha riconosciuto sottolineando come non si debba appellarsi ad alibi di sorta, ma analizzare lucidamente la prestazione. Ed infatti, sebbene le attenuanti del caso ci siano, sebbene l’emergenza in difesa e le condizioni non ideali di altri calciatori comunque utilizzati abbiano lasciato scorie, è pur vero che la Salernitana ha avuto fin dall’inizio un atteggiamento troppo passivo, subendo la spinta dei padroni di casa e non riuscendo quasi mai ad affacciarsi in maniera pericolosa dalle parti di Alfonso. Logica conseguenza di un avvio sottotono è stata la rete del vantaggio del Cittadella, ancora una volta maturato da calcio piazzato. Il pari di Pucino ha rimesso in equilibrio il punteggio, ma non l’andamento della gara perchè il Cittadella ha continuato a giocare e la Salernitana si è limitata a difendersi, senza mai essere pungente quando recuperava palla. La chiave della partita è stata, come spesso capita, la tenuta del centrocampo. Minala è stato sostituito, ma non è stato l’unico a manifestare segnali di stanchezza. Il reparto in blocco ha concesso troppa libertà di manovra a Iori e compagni ed in estrema analisi si può dire che l’unico reparto in cui non c’erano troppe assenze ha denotato qualche limite: il centrocampo granata non offre a Bollini molte alternative, visto che qualche calciatore è stato accantonato, qualche altro non ha più di uno spezzone di partita nelle gambe ed altri sono in calo, anche fisiologico se si vuole. Poche scelte e, soprattutto, non in grado di pareggiare la qualità dei titolari. Se difesa ed attacco hanno sofferto l’emergenza, in mediana questa è stata minore e, nonostante ciò, è proprio questo il reparto in cui la Salernitana è venuta meno. Non riuscendo a tenere palla e a dettare i tempi del gioco, la Salernitana si è fatta schiacciare dal Cittadella e non è riuscita ad alleggerire la pressione con le sue punte, tutte incappate in una giornata di scarsa vena. Magari, come contro la Cremonese, l’ingresso di un giocatore abile nell’uno contro uno come Di Roberto sarebbe potuto arrivare prima del gol degli avversari, ma Bollini ha preferito attendere per non rinunciare ad una punta vera. Al di là di tutto, la Salernitana ha incassato a Cittadella la seconda sconfitta su sedici gare e conserva una buona posizione di classifica, ma dovrà ritrovare subito smalto e determinazione per ripartire senza indugi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto