SALERNITANA: UN DERBY PER CAPIRE COSA FARAI DA GRANDE

Il derby per il riscatto o per la consacrazione sul palcoscenico cadetto. La gara di domani all’Arechi mette in palio punti pesanti ed offre a Salernitana e Benevento la possibilità di centrare obiettivi importanti anche nell’ottica del cammino che resta da fare. I granata, reduci dalla sconfitta di Ferrara ed in emergenza formazione, possono riscattarsi attraverso una prestazione di carattere e dare una svolta ad una stagione fin qui senza acuti; i sanniti, ancora imbattuti, pregustano il colpaccio per sfatare il tabù Arechi e mettere radici ancor più profonde in zona playoff. Non ci sarà, forse, la cornice di pubblico dell’ultima volta, quando il confronto diretto tra granata e giallorossi metteva in palio la serie B, ma il colpo d’occhio dell’Arechi sarà comunque importante. L’incognita meteo, la giornata granata e la delusione per la sconfitta con la Spal non terranno lontani dall’Arechi i tifosi dalla fede più incrollabile, pronti a sostenere la squadra di Sannino in un derby che, visto che siamo all’ottava giornata, non sarà decisivo ma sicuramente potrà orientare la rotta futura. La Salernitana deve far capire a se stessa ed ai suoi tifosi cosa voglia fare da grande, se, soprattutto, si senta tale e pensi con la testa di chi ha idee chiare e traguardi ben precisi da centrare. Finora, anche per forza di cose, si è navigato un po’ troppo a vista, improvvisando di volta in volta. Dalle modalità con cui si scelto l’allenatore, alle dinamiche del mercato fino a quelle che di settimana in settimana influenzano e condizionano il lavoro di Sannino, chiamato a fare i conti con defezioni per infortunio o squalifica ma anche a rinunciare a caratteristiche che non sono presenti in rosa, la storia di questa stagione, sebbene si sia solo all’ottavo capitolo, è già ricca. Ora, però, conta il campo, più che mai, poi, quando in ballo c’è un derby. La Salernitana non ci arriva al meglio, ma in queste partite sono spesso grinta e motivazioni a fare la differenza. Il calore dell’Arechi potrebbe fare la differenza e spingere una squadra che ha ancora un’anima fragile, ma che, al di là di tutte le lacune e gli errori, ha le potenzialità per risalire la classifica. A patto che si facciano scelte nette e precise, che ci sia serenità e chiarezza, e si faccia autocritica. Sannino assicura di averla fatta ed ha parlato anche a nome della società. Se è così, allora il punto di partenza è incoraggiante. Ora, però, c’è da far parlare il campo.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto