Vittoria del cuore e della volontà, dopo un avvio da dimenticare. La Salernitana torna al successo dopo quattro turni e recupera una posizione in classifica. I tre punti ottenuti ieri sera contro la Juve Stabia riportano la squadra di Ventura al settimo posto e la tengono in corsa per i playoff. L’inizio del match con le vespe era stato a dir poco da incubo con il rosso diretto ad Aya che, scavalcato dalla traiettoria del repentino rilancio di Provedel, affondava Canotto al limite dell’area. Costretto a correre ai ripari, Ventura passava al 4-4-1 con Karo in luogo di Jallow che, uscendo dal campo, si faceva pizzicare dal quarto uomo mentre biascicava un’offesa verso l’arbitro che lo espelleva. Rimasta in dieci, la Salernitana doveva interpretare una partita di sacrificio, pazienza, attesa, ma non rinunciava a provarci fino a trovare il gol del vantaggio sull’asse Kiyine- Akpa Akpro. Il marocchino accarezzava il pallone, pescando il taglio da destra a sinistra dell’ivoriano che agganciava, sterzava e batteva col destro, imbucando il pallone con la collaborazione del palo nella porta stabiese. Meritatamente in vantaggio, la Salernitana doveva rintuzzare la reazione ospite, che non produceva grossi pericoli fino all’intervallo. Nella ripresa la squadra ospite provava ad alzare ulteriormente i ritmi offrendo il fianco alle ripartenze granata. Akpa e Gondo mancavano il raddoppio, non chiudendo al meglio due belle azioni. La palla gol più ghiotta capitava sul piattone di Karo che, imbeccato dalla punizione tagliata di Kiyine, centrava incredibilmente la traversa da mezzo metro, graziando la Juve Stabia che, non a caso, di lì a poco trovava il pari con Forte, bravo a mettere fuori causa Heurtaux, entrato da poco per dare il cambio a Jaroszinsky, messo ko da un colpo alla schiena. L’attaccante delle vespe si girava fulmineamente in area e di sinistro pareggiava il derby che sembrava prendere una piega sfavorevole per i granata, costretti a subire il forcing ospite. Brava a non andare in affanno, sorretta da un centrocampo votato alla lotta ed orchestrato con sapienza da Dziczek, la Salernitana piazzava il colpo di grazia a dieci minuti dalla fine. Gondo, autore di una prova monumentale per coraggio, dedizione e sacrificio, raccoglieva il meritatissimo premio personale sfruttando l’incursione di Akpa che gli offriva la palla della vittoria. L’ex Rieti indirizzava di sinistro alla destra di Provedel, segnando la terza rete del suo campionato, decisiva come la doppietta sul Crotone dello scorso dicembre. Ventura si affidava all’esperienza di Lopez e Djuric per reggere l’assalto finale degli ospiti, murato all’ultimo secondo da una prodezza di Micai su Troest che sbucava alle spalle di tutti in mischia. I riflessi del portiere granata mettevano in cassaforte i tre punti nel derby, il primo vinto dai granata dei quattro disputati in stagione, lanciando di nuovo la Salernitana nella infinita volata playoff. Tra sei giorni, ad Ascoli, sarà emergenza viste le assenze per squalifiche di Aya, Jallow, Maistro e Dziczek, che si vanno ad aggiungere a quella di Lombardi, ma lo spirito messo in campo ieri dalla Salernitana è sembrato finalmente quello giusto.
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