Un successo pesante, importante e non solo perchè rappresenta il primo nei quattro derby stagionali. Contro la Juve Stabia la Salernitana ha voluto la vittoria fortemente, nonostante la prematura inferiorità numerica, ed ha vinto con merito proprio perchè ha saputo cambiare in corsa lo spartito tattico, mettendoci attenzione, dedizione, sacrificio. Passata alle due linee da quattro, la squadra di Ventura ha coperto meglio il campo, sopperendo all’espulsione di Aya con il grande lavoro svolto dalle due coppie di esterni. A destra, Karo ha fatto meglio rispetto alla gara con la Cremonese perchè protetto da uno straripante Akpa Akpro, che ha sfoggiato una grande condizione che gli ha permesso di cantare e portare la croce, diventando decisivo in zona gol, cosa che non gli capita spesso, e confermando una grande capacità tattica che gli consente di giocare in più zone del campo. A sinistra, Curcio ha coperto le spalle ad un Kiyine ispirato anche se limitato da qualche acciacco fisico che non gli ha consentito di finire la partita. Il marocchino, che avrebbe dovuto giocare a supporto di Gondo e Jallow, ha dovuto ben presto trasferirsi sulla corsia sinistra da dove ha potuto liberare il suo estro, accentrandosi all’occorrenza e calamitando tanti palloni. Nella zona nevralgica, sebbene in inferiorità numerica, Dziczek e Di Tacchio si sono completati a vicenda, disputando la miglior prova in tandem. Il polacco ha pulito tanti palloni, molti dei quali recuperati proprio dal capitano, che, sgravato da compiti di regia, si è esaltato nel clima da battaglia di un derby, reso effervescente anche dalle decisioni dell’arbitro. Rimasto unico punto di riferimento offensivo, Gondo ha disputato una prova da applausi, caricando di gialli la difesa ospite, sfiancata dal suo costante ed incessante lavoro, fatto di difesa del pallone e di scatti in profondità e premiato dal gol partita nel finale. Ventura ha avuto risposte importanti sul piano caratteriale e tattico ieri sera, salvo alcune note stonate come l’ennesimo flop di Maistro e l’errore in marcatura di Heurtaux su Forte nell’occasione del pari stabiese. Se il difensore francese era entrato quasi a freddo, continua a preoccupare l’involuzione di Maistro, che Ventura ha provato in più ruoli nelle ultime quattro gare senza mai avere una risposta forte. Ieri, l’ex Rieti ha pure rimediato un giallo pesante che aggrava l’emergenza in vista della gara di Ascoli dove mancheranno all’appello anche Lombardi, Dziczek ed i due espulsi di ieri. Una mano dovrebbe darla Cicerelli, da troppo tempo fuori dai radar, cui Ventura ha lanciato messaggi nemmeno tanto subliminali. Ad Ascoli, out ancora Lombardi, un elemento in più sugli esterni sarebbe quanto mai prezioso, anche e soprattutto nel caso in cui, la buona interpretazione tattica offerta dalla squadra in dieci uomini dovesse fornire a Ventura lo spunto per tornare al primo amore, ossia al 4-4-2 a trazione anteriore.
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