Dopo cinque sconfitte di fila, la Salernitana torna a conquistare punti in trasferta. Il pareggio di Empoli dà continuità alla vittoria interna sul Crotone ed inaugura senza traumi la settimana natalizia che proseguirà con le sfide con Pordenone e Spezia. Tuttavia, al Castellani, contro un avversario in evidente difficoltà, la Salernitana ha lasciato qualcosa per strada e non solo per il marchiano errore sotto porta di Djuric a tempo scaduto a cui, per fortuna di Ventura e dei suoi, ha subito replicato Mancuso. L’errore dell’ex Pescara ha evitato che la Salernitana incassasse la più atroce delle beffe e, se è vero che gli attaccanti possono sbagliare così come i portieri o gli arbitri (Volpi di Arezzo ha lasciato molto a desiderare), è pur vero che è proprio la capacità di incidere nei momenti topici di una partita che marca la differenza a livello individuale e di squadra. Un calciatore può dare o togliere qualcosa alla classifica della sua squadra a seconda del suo rendimento. Del resto, se la Lazio ha al centro del suo attacco un calciatore che ha vinto e probabilmente rivincerà a breve il titolo di capocannoniere, un motivo ci sarà: i gol fanno la differenza come le parate del portiere, ma se hai in rosa l’attaccante più prolifico che offra il mercato, sei autorizzato a sentirti in pace con la coscienza. La Salernitana da anni non ha un bomber degno di tal nome e la mediocrità con cui si trascina in una serie B scadente è il risultato anche delle scelte della società che nei ruoli chiave non ha puntato su calciatori di livello superiore alla media. Del resto, a gennaio scorso, come si evince dal bilancio del Parma, il club granata ha investito oltre trecentomila euro per rilevare Calaiò dai ducali che, contestualmente, rilevarono Sprocati dalla Lazio a titolo definitivo con il risultato che emiliani e laziali hanno realizzato delle plusvalenze in un giro a tre in cui la Salernitana aveva già avuto la sua parte grazie ai trasferimenti a Formello sia di Sprocati sia di Casasola. Tornando alla partita di Empoli, la squadra di Ventura non è stata brava a gestire il vantaggio raggiunto grazie ad un bel gol di Lombardi, facendosi beffare sul finire del primo tempo da La Gumina, causa anche il liscio di Pinto, rimasto in campo nonostante un problema fisico e poi rimpiazzato da Billong. La Salernitana ha proposto gioco, senza riuscire a concretizzare il suo fraseggio e mancando con Djuric il matchpoint. Dziczek ha alternato cose buone a qualche eccesso di sicurezza in regia, ma sta trovando continuità e sta dimostrando personalità in un ruolo cardine per lo sviluppo della manovra. Un punto che fa comunque morale in attesa di due partite ravvicinate e delicate prima della sosta.
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