SANTO STEFANO IN CAMPO: ALL’ARECHI ARRIVA LA MATRICOLA TERRIBILE PORDENONE

Per l’ultima gara interna del 2019 la Salernitana sarà di scena a Santo Stefano contro il Pordenone, matricola terribile del campionato. I ramarri di Tesser sono secondi in classifica dopo il successo sull’Ascoli, ottenuto sul campo di Udine, casa del Pordenone in questa stagione. La società friulana ha una media spettatori di poco superiore alle tremila unità a partita, non ha fatto follie sul mercato, non ha alle spalle trascorsi eccellenti, eppure si trova nella scia della corazzata Benevento. Organizzazione e programmazione possono fare anche più degli investimenti da capogiro, se alla base ci sono conoscenza e volontà di fare le cose secondo criterio. Giovedì sarà un bel test per la Salernitana perchè all’Arechi saranno di fronte una squadra dall’età media bassa, quella di Ventura, ed una che non aveva mai calcato il palcoscenico cadetto, quella di Tesser. I due allenatori, fra l’altro, hanno in comune il doppio salto in carriera: Ventura portò il Lecce dalla C alla A in due anni, Tesser ha fatto altrettanto col Novara e, sotto sotto, spera di fare altrettanto col Pordenone. La gara di Santo Stefano sarà passaggio intermedio in una settimana caldissima che si concluderà con l’ultimo turno del girone di andata, in programma domenica. Anche per questo il turnover sarà più o meno obbligato per i due allenatori. Ventura ritroverà Jaroszjnski in difesa, dove dovrebbero essere confermati Karo e Migliorini dal primo minuto. Sulle corsie laterali Lombardi e Kiyine sembrano partire in vantaggio su Cicerelli, mentre in mezzo al campo Di Tacchio, partito dalla panchina ad Empoli, potrebbe ritrovare un posto al sole a scapito di Maistro, non brillantissimo al Castellani. Akpa e Dziczek, invece, non sembrano in discussione. In attacco potrebbe esserci Jallow dal primo minuto al posto di Djuric.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto