Preparata bene, con scrupolo ed attenzione ai dettagli, durante la settimana di lavoro, la partita di ieri all’Arechi col Monza ha premiato la Salernitana. Se con gli allenamenti si seminano idee e motivazioni, in partita si raccoglie. E così è stato per Paulo Sousa e per la squadra che ha lasciato l’Arechi applaudita dai 15 mila tifosi presenti. Chiamata a gran voce sotto la Curva Sud, la Salernitana ha capito quale sia la strada da percorrere per tramutare fischi e mugugni in applausi e complimenti. Sousa ha parlato di resilienza, ma ci ha messo anche intensità, qualità, ricerca di contenuti e novità dal punto di vista tattico attraverso una proposta chiara, semplice ed efficace di concetti e compiti per i calciatori. In campo la Salernitana non è stata perfetta, mai, forse, lo sarà. Tuttavia, l’attenzione, la voglia, la determinazione si sono viste, come pure le distanze più corte tra le linee con cui Sousa è riuscito a togliere spazio e tempo a Palladino per le giocate interne, bloccando le fasce con l’inserimento di Kastanos davanti a Sambia e la presenza a sinistra di Candreva, regista avanzato capace di tagliare il campo per lanciare chi stazionava a destra, ma anche di alimentare le folate a sinistra di Bradaric. Piatek unica punta ha dato sostanza e profondità, mancando due clamorose occasioni per sbloccare la gara ma non facendo mai venir meno il suo apporto tattico ed agonistico. Ha pagato la scelta di schierare Ochoa tra i pali. Il messicano ha salvato almeno due volte la sua porta che all’Arechi era rimasta inviolata l’ultima volta il 22 ottobre scorso. La presenza di Gyomber al centro della difesa ha dato sicurezza a Daniliuc e Pirola, mentre in mezzo al campo Lassana Coulibaly e Crnigoj hanno assicurato sostanza, duelli vinti, ripartenze. Sousa ha studiato durante la settimana le caratteristiche del Monza e della sua squadra ed in campo lo si è visto. Non a caso, nella giornata in cui è rimasto all’asciutto il centravanti titolare, che pure ha ricevuto i rifornimenti che in passato erano mancati, la Salernitana ha segnato tre gol con calciatori capaci di sostenere l’azione, inserendosi e proponendosi. La prima rete è stata un capolavoro balistico di Lassana Coulibaly. Carezza di interno destro al pallone e Cragno battuto, ma va sottolineato come il maliano avesse pochi secondi prima avviato l’azione ed anche il prezioso lavoro di boa centrale di Piatek, bravo a servire coi tempi giusti Candreva, il migliore in campo e, soprattutto, vero trascinatore. Il raddoppio di Kastanos ha premiato l’ennesima ripartenza a mille all’ora, portata avanti da Bradaric dopo la giocata iniziale dello stesso cipriota, schierato da trequartisti e capace di dare sostanza alla mediana e qualità alla fase offensiva. Poi, come nelle migliori sceneggiature, è arrivato il gol del capitano. Tiro potente di Piatek, respinta di Cragno, tao in di Candreva con bacino alla traversa e via libera dalla goal line technology. Era davvero l’ora di esultare e la Salernitana ed il suo pubblico si sono goduti quegli attimi di gioia e serenità seguiti al triplice fischio. Applausi via social per tutti anche da parte del presidente Danilo Iervolino, finalmente contento per la vittoria e per la prestazione. Il patron ha rimarcato come i calciatori abbiano giocato con gioia e questo è un aspetto importante. Bisogna lavorare duramente e seriamente, ma avere la gioia di scendere in campo per dimostrare tutto quello che s’è fatto lontano da telecamere, microfoni e taccuini durante la settimana. Raccogliere i tre punti e ricevere gli applausi del proprio pubblico è la vittoria più bella per una squadra che può ancora crescere e migliorare, ma sa già che dovrà ripartire da domani a testa bassa per preparare la difficile partita di domenica in casa della Sampdoria. Per la gara con i blucerchiati Sousa potrà contare su Bronn, reduce da squalifica, su Dia, ieri non impiegato, e su Mazzocchi e Maggiore che ieri hanno già messo benzina nel motore. Il terzino ha subito fatto capire quanto gli sia mancato il campo, spingendo al massimo per circa mezzora. Il centrocampista ligure ha saggiato le sue condizioni, dimostrando di non essere ancora al top ma mettendoci sempre la gamba. Rientri importanti in attesa di Fazio per la volata salvezza che per la Salernitana è ripartita ieri.
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