SALERNO, EDILI IN PIAZZA. IL SETTORE E’ AL COLLASSO –

Maestranze e Datori di lavoro uniti in una battaglia difficile e che vede coinvolte migliaia di famiglie. E’ la battaglia che proveranno a portare avanti nei prossimi giorni sindacati dei lavoratori e associazione datoriale dei costruttori, l’Ance Aies di Salerno. L’intesa è scaturita a margine di un sit-in di protesta dei lavoratori che chiedono, attraverso l’associazione dei costruttori, di far sentire alta la loro voce presso le istituzioni. La situazione nel comparto edile in provincia di Salerno è a dir poco drammatica, soffrono le imprese e ovviamente soffrono i lavoratori. I recenti dati della Cassa Edile di Salerno (-21% della

massa salari denunciata rispetto allo scorso anno), certificano ufficialmente la grave crisi , ma cosa più grave, l’attuale stallo del mercato delle opere pubbliche (-45% rispetto allo scorso anno) con una tendenza al peggioramento (- 60%) nei prossimi mesi, rendono a dir poco disperata la situazione. La crisi sembra irreversibile: ad oggi si registrano 1500 unità operative ferme. Nonostante ciò le imprese continuano a garantire una buona fetta dell’occupazione del mercato interno. Paradossale è che la Regione Campania, ad esempio, a fronte di ingenti risorse economiche disponibili, oltre 4,8 miliardi di euro per la sola provincia di Salerno, registra per l’anno in corso una spesa di appena 280 milioni di euro. C’è, infine la nuova programmazione 2014-2020, ove a fronte di risorse assegnate, circa 13 miliardi di euro, si registra una spesa di 610 milioni di euro. Una situazione abbastanza paradossale, insomma, cui bisogna porre rimedio. In pratica ci sarebbe un tesoretto a disposizione e si fa fatica a spenderlo. “C’è bisogno di portare avanti una battaglia per la tutela dei diritti dei lavoratori – sostiene Patrizia Spinelli della Feneal Uil – c’è necessità di rispettare le regole e tra queste l’obbligo di segnalazione da parte delle imprese degli operai presenti nei singoli cantieri. Basta con le ambiguità nei sub – appalti, sono necessari maggiori controlli. C’è poi la questione – aggiunge – relativa al rinnovo del contratto di lavoro che non concerne soltanto l’aspetto salariale ma più in generale l’intera disciplina”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa