SALERNO NELLA MORSA “GIALLO-VERDE” –

Un’assemblea popolare organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista per costruire un ampio fronte di lotta politica, sociale e popolare di opposizione al tentativo di “scippo” dei fondi destinati alla Salerno-Avellino, importantissima infrastruttura utilizzata da migliaia di autoveicoli commerciali che collega le provincie di Salerno e di Avellino e che rischia di perdere i fondi, ora dirottati verso il Nord Italia! Nello scorso mese di marzo sembrava che dopo la delibera del CIPE che approvava il progetto preliminare e lo stanziamento dei primi 232,3 milioni (primi due lotti, tratto Fratte-Fisciano), la

macchina burocratica si fosse messa in moto e che entro il 2018 si potesse appaltare. Ora è di nuovo tutto fermo. E’ un po’ quello che sta accadendo per l’Aeroporto di Pontecagnano Faiano altra infrastruttura ferma al palo dopo i segnali assolutamente positivi giunti nella scorsa primavera quando sull’asse Napoli-Roma con la benedizione della Gesac sembrava che finalmente il Costa d’Amalfi potesse decollare. In questo caso non c’è il pericolo che i fondi vengano destinati al Nord, c’entra e tanto il malcelato tentativo da parte della componente Grillina del Governo di mettere in crisi le determinazioni della giunta regionale campana a guida centro-sinistra. E così, di fatto, la provincia di Salerno – a forte caratterizzazione deluchiana – si ritrova tra due fuochi, stretta in una morsa politico-propagandistica che rischia di strangolarla. Da una parte la componente verde della Lega che al fine di assecondare i desideri del suo elettorato del centro nord prova a requisire tutti i fondi in precedenza stanziati per il sud, dall’altra la componente gialla del Movimento 5 Stelle che pur di mettere in ginocchio De Luca rallenta tutto ciò che è possibile rallentare al fine di metterne in crisi la credibilità politica. Fa parte anche questo del contratto di Governo?

Autore dell'articolo: Marcello Festa