SALERNO, POTATURE IN VIA SAN BENEDETTO. POLEMICHE SUGLI ABBATTIMENTI –

Potature e abbattimenti per i grossi alberi di Via San Benedetto a Salerno. Sono iniziate questa mattina le operazioni di manutenzione straordinaria del verde nella zona del centro storico. Un piano di interventi per la manutenzione che stamani ha un po’ colto di sorpresa i residenti,  ma anche gli automobilisti che percorrendo via Bastioni da via Sant’Alferio sono stati impossibilitati a girare a sinistra per i lavori in corso ed obbligati a percorrere il tratto di strada di Via san Michele, dove l’accesso è consentito solo alla Ztl, dove oggi limitatamente alle operazioni potatura  è stato interrotto il funzionamento delle telecamere di controllo.

Un intervento che ha visto all’opera la ditta Pamas di Pontecagnano che ha destato meraviglia tra diverse persone,   facendo giungere anche segnalazioni a palazzo di città riguardanti l’attività di manutenzione in corso. Una richiesta di sospensione dell’abbattimento degli alberi e di poter prendere visione della perizia agraria è stata subito inoltra dal comitato centro Storico presieduto da Aniello Mainente all’amministrazione comunale, all’indirizzo del sindaco Napoli, dell’assessore Natella  e dell’ufficio Verde Pubblico del Comune non appena sono venuti a conoscenza del programma di potature che prevede su cinque platani l’abbattimento di due piante, a causa del fatto che sarebbero malate e quindi pericolose per la viabilità e l’incolumità dei passanti.

Una doppia sorpresa i lavori di manutenzione delle alberature di via San Benedetto. Da un lato la potatura,  dall’altro un sfilza di verbali consistente elevati dai Vigili urbani di Salerno. Nonostante la presenza di segnaletica con divieto di sosta da qualche giorno,  per  giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, c’erano auto parcheggiate su ambedue i lati della carreggiata.   A tutte è stata apposta una multa da 42 euro, per altre due vetture è stata necessaria invece la rimozione perché ostacolavano il passaggio dei mezzi utilizzati per i lavori.

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero