SALERNO SACRA, IL VESCOVO BELLANDI PRESENTA IL PROGETTO DI PROMOZIONE TURISTICA –

Un percorso culturale e turistico organico e strutturato, che mira a riscattare l’offerta culturale proposta dal comune capoluogo. È il principale obiettivo del progetto Salerno Sacra, presentato questa mattina dal vescovo di Salerno monsignor Andrea Bellandi che non ha mancato di fare un’analisi lucida di quella che è l’attuale offerta turistica del comune capoluogo. “Cresce sì il numero di turisti ma offerta a volte l’offerta appare inadeguata e poco organizzata- ha detto il vescovo, non mancando di rimarcare anche alcune lacune che appartengono al mondo ecclesiale non sempre preparato a presentare e a custodire i sui siti – Alcuni spazi di interesse artistico di natura ecclesiale risultano chiusi o aperti in orari non idonei e mancano servizi di guida o di approfondimento adeguati”. Il Progetto “SAlerno Sacra”, a cui l’Arcidiocesi ha aderito attraverso la Fondazione di religione e di culto “Alfano I”, proverà a potenziare la fruibilità e la valorizzazione di alcuni siti di proprietà di Enti Ecclesiastici di preminente interesse storico-artistico e culturale presenti in città.
Per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali, la Fondazione, presieduta da Mons. Antonio Montefusco, ha inteso partecipare al progetto “SALERNO SACRA”, elaborato dalla“SALERNO OPERA S.R.L. Impresa Sociale”, il cui Consiglio di Amministrazione è composto dall’Ing. Antonio Ilardi, Presidente, e dai Consiglieri Dott.ssa Mariateresa Bruno e Arch. Cesare Elia. Il progetto, che si avvarrà della collaborazione per le foto e le immagini dello studio Armando Cerzosimo, vedrà la sua attuazione nella primavera del 2023,prevede, nella fase iniziale, la cura e la valorizzazione dei siti della Cattedrale, del Museo Diocesano, della Rettoria di San Giorgio e del Tempio di Pomona, attraverso la gestione, da parte dell’Impresa Sociale, delle attività connesse all’accoglienza dei visitatori ed ai servizi che a questi vengono offerti.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro