SALERNO-VIGILI: UNA VERTENZA CHE LA CITTA’ NON CAPISCE

La vicenda ora ha decisamente stancato. Il rischio che si corre è che alla fune della giostra, ci rimettano tutti. Amministrazione comunale e corpo dei vigili urbani da una parte, visto e considerato che, passata la bolgia di Luci d’Artista continueranno a governare città e traffico urbano, collettività che avrà vissuto un periodo già delicato con ancora maggiore stress. Mai come in questo caso si può ben dire, allora, che perdono tutti. Perde l’amministrazione perchè, al netto degli sforzi che oggettivamente sta compiendo, è evidente, lampante, il ritardo con il quale ha deciso di sedersi intorno ad un tavolo per affrontare e risolvere un problema noto da tempo, perde il corpo dei Vigili Urbani in quanto la sensazione è che stia tirando troppo la corda anche perchè buona parte dei correttivi/miglioramenti richiesti sono stati accordati e in un momento storico, in cui in tanti sono a rischio lavoro pretendere troppo suona decisamente male. Insomma la posta in palio è altissima e le continue schermaglie, le frizioni, le rivendicazioni, non fanno altro che peggiorare il quadro. Ma cosa determina, in concreto, lo stato d’agitazione permanente proclamato dai Vigili Urbani di Salerno, il blocco degli straordinari perchè è su questo punto che ci si sta accapigliando? Nulla di particolare, di ben visibile durante la settimana, tanto – invece – in occasione dei sempre più affollati week end di Luci d’Artista. E quando accadrà, perchè è fisiologico che accaderà in considerazione della quantità di bus che arriveranno in città, che per una semplice disfunzione, una cattiva trasmissione di informazione tra il quartier generale di Palazzo di Città e i pochi Vigili in servizio, si paralizzerà il traffico, chi andrà a spiegare ai salernitani che il tutto verte intorno ad una differenza di pochi minuti tra un turno sprovvisto di buono pasto ed un comprensivo dello stesso, i minuti necessari per la vestizione e poco altro ancora. Uno sforzo collettivo per una mediazione ed un accordo è il minimo che i contribuenti salernitani possono, in questo frangente, chiedere alle parti in causa.

Autore dell'articolo: Marcello Festa