SANT’EUSTACHIO HA SALUTATO IL “SUO” DON MAX

Ha celebrato l’ultima messa alla presenza di un quartiere intero, lo stesso che lo ha adottato e amato come difficilmente accade. Si è chiusa ieri sera, ufficialmente, la bella parentesi di don Massimiliano nella parrocchia di S.Eustachio. Alla fine, come lui stesso ha sottolineato nel corso dell’omelia, il giovane sacerdote ha obbedito agli ordini giunti dall’alto, fugando così i dubbi insinuati da qualcuno che vociferava di un trasferimento chiesto direttamente da lui. Nulla di tutto questo. Don Massimiliano è un servitore della chiesa e come tale è rispettoso delle disposizioni. Andrà a seminare a Battipaglia ma parte del suo cuore, come ha più volte sottolineato, rimarrà in quella parrocchia, in quella comunità che per tre anni lo ha seguito e voluto bene, tanto da insorgere alla notizia del suo trasferimento. L’affetto dei residenti si è poi interamente manifestato al termine della messa. Don Massimiliano ha salutato e abbracciato uno ad uno tutti i suoi ex parrocchiani, un’immagine bellissima, una dono prezioso che il giovane sacerdote consegna in dote a don Giuseppe Greco, ieri assente giustificato, chiamato a proseguire la straordinaria attività cominciata non senza difficoltà tre anni fa. S. Eustachio, quartiere di periferia, spesso agli onori delle cronache per fatti e accadimenti di micro-crimanalità, ha offerto e rappresentato in questi giorni un’immagine bella, se vogliamo antica, ma genuina. La protesta anche vivace inscenata dai residenti, in particolare donne e bambini, alla notizia del trasferimento del giovane e stimatissimo parroco, ha fatto scalpore e tenerezza. A don Giuseppe Greco, allora, il compito di riempire in fretta il vuoto lasciato dal giovane, stimatissimo, sacerdote.

Autore dell'articolo: Marcello Festa