SANTORO, L’INCUBO DEI GRILLINI SALERNITANI, E’ STATO SCONGIURATO –

Da sola la regola del blog, l’editto di Beppe Grillo, non può giustificare l’esclusione di Dante Santoro dalla ristretta cerchia dei papabili alla carica di sindaco di Salerno per il Movimento 5 Stelle. C’è dell’altro, c’è, ad esempio, il mal di pancia diffuso e in verità mai sinceramente nascosto da parte degli attivisti della prima ora, quelli che fin dal principio hanno accettato e condiviso le regole del Movimento. Dante Santoro non piaceva non perchè alle scorse elezioni aveva sposato la linea De Luca dalla quale, poi, ufficialmente, aveva preso le distanze, Dante Santoro non piaceva perchè era ed è considerato un corpo estraneo al cerchio magico del Movimento a Salerno. E l’insofferenza nei confronti del giovane ed esuberante avvocato è cresciuta A dismisura nel momento in cui la rete ha certificato il suo consenso, una forza elettorale che ha fatto impallidire i vecchi militanti che, invece, avevano puntato sin dal principio sull’avvocato Oreste Agosto, il front office di tutte le battaglie contro De luca e il deluchismo, l’avvocato amministrativista fiero oppositore delle cose di palazzo, sostenuto e celebrato come l’unico e vero antidoto ai mali che hanno afflitto la città di Salerno nell’ultimo ventennio. Ed invece, a sorpresa, la rete ha bocciato quella che sembrava una scelta blindata, ma questa, se vogliamo, è anche la prova di uno scarso consenso elettorale visto e considerato che Santoro non aveva mai partecipato attivamente alle battaglie portate avanti dai grillini e dai movimenti riconducibili al leader di Genova. Ma a differenza di quanto proclamato, strombazzato, dal giorno in cui in maniera anche prepotente Dante Santoro ha sbaragliato il campo, piuttosto che considerare quella del neanche trentenne salernitano come un’opportunità, i grillini salernitani hanno cominciato a pensare, riflettere, su come sbarazzarsi di questa scomoda e per certi versi non riconosciuta presenza e più Santoro vedeva crescere il suo consenso, più aumentava il nervosismo, la paura di poter perdere il controllo della situazione. Roba da Prima Repubblica. Occorreva, allora, che qualcuno per loro dipanasse una matassa ingarbugliatissima. C’ha pensato direttamente da Genova, il leader maximo, Beppe Grillo cui sono state sufficienti poche righe per cancellare tutto e chiudere la partita. Santoro non può partecipare alle amministrative a Salerno perchè cinque anni fa ha già concorso in un’altra lista e contro il Movimento 5 Stelle. La forma è salva, la sostanza è altro. Ora è corsa a tre, forse a due. Agosto e Nicola Provenza, tagliato Santoro, sono considerati i favoriti, Rosa Cafiero il terzo incomodo. Occhio però, perchè all’orizzonte, già si intravedono i contorni della tagliola anche per Nicola Provenza neanche tanto tacitamente accusato di avere origini democristiane. L’incubo del post ad personam, insomma, è tutt’altro da escludere anche per l’apprezzato professionista, e d’altronde se il senatore Cioffi tiene a precisare che “oggi in tanti vogliono salire sul carro del Movimento”, perchè meravigliarsi se i vecchi occupanti provano a difendere le posizioni acquisite. E’ la logica di tutti i partiti e il Movimento non fa eccezione.

Autore dell'articolo: Marcello Festa