SEQUESTRATI DUE PESCHERECCI A LARGO DI CAPO D’ORSO

La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione posta in essere mediante l’impiego di mezzi navali in forza alla Stazione Navale di Napoli ed alla Sezione Operativa Navale di Salerno, ha inflitto un altro duro colpo al fenomeno della pesca illegale nel Golfo di Salerno.

L’operazione, che rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, si è svolta fra la notte del 26 e la mattina del 27 u.s., ed ha visto coinvolte le unità navali dei due Reparti campani della Guardia di Finanza, che hanno effettuato un accurata perlustrazione costiera del golfo di Salerno, monitorando i movimenti dei motopescherecci, alcuni dei quali già noti alle Fiamme Gialle, dediti alla pesca a strascico sotto costa, vale a dire entro un miglio e mezzo dalla riva, ove vige il divieto assoluto per questo tipo di pesca.

L’attenta perlustrazione, effettuata in simultanea sia dalla direttrice settentrionale che da quella meridionale, in costante coordinamento fra le unità impegnate, ha stretto in una morsa i pescherecci intenti nell’illecita attività di pesca: alle prime luci dell’alba, due unità da pesca della marineria salernitana, sono state intercettate nella zona compresa fra Capo D’orso e la spiaggia di Santa Croce e sottoposte a controllo.

I rilievi della posizione, prontamente effettuati dalle unità navali della Guardia di Finanza mediante le sofisticate strumentazioni di bordo, hanno dimostrato, in modo inequivocabile, l’illiceità della battuta di pesca.

Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, ai trasgressori sono state irrogate le previste sanzioni amministrative; si è inoltre provveduto a richiedere alle competenti autorità la trascrizione dei punti di penalità sui titoli professionali a carico dei comandanti, come previsto dalle vigenti disposizioni legislative.

Su uno dei due mezzi, inoltre, è stata riscontrata la presenza di un marinaio non regolarmente iscritto nel ruolo di equipaggio. Per tale violazione, sono scattate sia le sanzioni previste dal Codice della Navigazione, sia le procedure per la contestazione degli addebiti in materia di legislazione giuslavoristica.

L’operazione offre un importante contributo all’opera di contrasto di tutte le attività illecite perpetrate in mare, opera nella quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata. La pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una grave e devastante forma di aggressione all’eco-sistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di un settore, quello della pesca, già fortemente provato da grosse difficoltà. Numerose sono infatti le segnalazioni di tale attività illecita fatte proprio dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica.

Autore dell'articolo: Marcello Festa