SCUOLA PIRRO. LETTERA ALLE ISTITUZIONI SULL’EX TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA

Con il garbo istituzionale che ci ha sempre contraddistinto, visto il percorso fatto con l’amministrazione comunale di Salerno, nella persona del sindaco Vincenzo Napoli e dell’assessore alla pubblica istruzione Eva Avossa, cogliamo l’occasione per manifestare la nostra adesione all’apprezzabile iniziativa di solidarietà del Comune di Salerno che, con la collaborazione dell’Humanitas, intende donare i banchi scolastici dismessi in Africa. Un gesto di attenzione nei confronti di bambini che non hanno nulla, al quale siamo orgogliosi di dare il nostro contributo.E’ quanto scrive in una lettera il Presidente del Consiglio di Istituto della Scuola secondaria Pirro di Salerno, Claudio Preziosi.
Con l’occasione rimarchiamo la grande sensibilità dimostrata dal presidente della Corte d’Appello di Salerno, Iside Russo, nella celerità della consegna dei locali utilizzati dal Tribunale di Sorveglianza di piazza XXIV Maggio. Ciò potrà consentire alla scuola secondaria di primo grado “Pirro” di riavere gli spazi che un tempo erano già nella sua disponibilità, superando così problematiche importanti, come l’assenza di vie di esodo, più volte sollecitate alle autorità competenti, sorte da quando detti locali furono assegnati alle attività degli uffici giudiziari. Così facendo si metterebbe in sicurezza la scuola secondaria di primo grado “Pirro” per la tranquillità delle famiglie che attendono da tempo risposte concrete per i loro figli. In difetto di ciò, la scuola secondaria di primo grado “Pirro” con rammarico sarà costretta a sospendere l’attività didattica in presenza. Il presidente del Consiglio d’Istituto, l’intero Consiglio insieme a tutti i genitori, confidano nel buon operato delle istituzioni affinché sia tutelata la sicurezza dei ragazzi attraverso la restituzione alla scuola “Pirro” dei locali del Tribunale di Sorveglianza. Solo attraverso l’utilizzo dell’ingresso di piazza XXIV Maggio sarà possibile riattivare la necessaria via di esodo.

Autore dell'articolo: Barbara Albero