SISMA ED ECOBONUS, LA SFIDA DELL’ANCE

I gravissimi eventi sismici che hanno colpito l’Italia, a partire dall’agosto 2016, mettono a serio rischio il patrimonio immobiliare nazionale. Un report confezionato dall’ANCE Aies di salerno mette in evidenza come solo nella nostra provincia dei circa 210mila edifici ad uso abitativo esistenti il 60% è stato edificato prima del 1976, prima cioè dell’entrata in vigore della prima normativa antisismica che prevedeva una serie di accorgimenti tecnici da mettere in campo nella costruzione delle case. Volendo adeguare il patrimonio immobiliare residenziale alle normative vigenti in materia e scongiurare seri pericoli occorrerebbero, secondo una stima realizzata dai tecnici del settore, due miliardi e mezzo di euro solo per la provincia di Salerno, una cifra inmpensabile…. Il Legislatore, allora, con la Legge di Bilancio 2017 (poi confermata nel 2018) ha offerto una strategia intelligente per conseguire gli obiettivi di riqualificazione degli immobili sia dal punto di vista della sicurezza (sisma bonus) che sotto l’aspetto dell’efficientamento energetico (eco bonus). Gli incentivi Sismabonus ed Ecobonus costituiscono allora un punto di svolta, perché sono in grado di incidere positivamente sulla qualità – e quindi sul valore – degli edifici, innescando, in questo modo, una sfida che alcuni eminenti osservatori hanno definito di portata “generazionale”. Tutto questo mette al centro il cittadino, le sue aspettative, le sue esigenze, e, così come già sta avvenendo in altri mercati, il prodotto edilizio diviene un catalizzatore di molteplici aspettative: la sicurezza, la sostenibilità economica, il risparmio energetico, l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’innovazione, il confort, la fruibilità degli spazi, la legalità, la sicurezza del lavoro, la tutela dei diritti delle persone impegnate nel processo produttivo, il rispetto dei tempi. La filiera dell’edilizia composta dalle imprese Ance, unitamente agli altri protagonisti dell’iniziativa, amministratori di condominio e Legambiente da un lato, architetti, ingegneri, geometri, geologi dall’altro, potranno così essere riconosciuti come espressione dell’eccellenza del settore, distinguendosi in un mercato ancora troppo omogeneo e poco trasparente, soprattutto agli occhi delle famiglie. Per questa ragione, l’Ance, insieme alla filiera delle costruzioni, ha affrontato ogni aspetto del processo, in modo da risolvere, punto per punto, le possibili criticità. Gli incentivi in questione, Sismabonus ed Ecobonus, sono in grado di incidere positivamente sulla qualità e sul valore degli immobili che si andranno a rigenerare. Su una spesa pari a cento il contributo del privato nell’investimento non supera il 30% per cui con una saggia politica progettuale è possibile risparmiare il 70% dell’investimento.

Autore dell'articolo: Marcello Festa